giovedì 18 aprile 2024
 
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Dolce e Gabbana, harakiri in stile giapponese, in CIna

Novembre 2018 - D&G fanno harakiri in Cina. Colpa di uno spot che ormai tutti abbiamo visto e rivisto, ma che sta avendo e avrà forti ripercussioni non solo per l'industria italiana della moda, ma anche per gli altri brand italiani presenti nel paese più popoloso del mondo.

Un autogol clamoroso, non solo per gli spot tacciati di razzismo da parte dei cinesi (l'intendo era scherzoso, ma non si scherza sul cibo e sulle bacchette!), ma probabilmente perchè non si è minimamente pensato di analizzare usi e tradizioni, cultura e società, ma si è solo preteso di portare internazionalizzazione ad ogni costo all'interno di un paese molto differente dal nostro.  Può una multinazionale così grande commettere un simile errore? I cinesi sono un popolo che ha un fortissimo senso di appartenza alle tradizioni, è un pò come se loro fossero venuti da noi a venderci i loro prodotti e prendessero in giro pasta e pizza mangiate con forchette e coltello... anzi no, a dirla tutta noi non siamo in grado di capire il danno fatto, ci avremmo riso su, e avremmo stappato una bottiglia di vino ridendo a crepapelle.
Ma l'errore sicuramente più grosso lo ha commesso Stefano Gabbana insultando via social chi aveva osato criticarlo, insulto che si è trasformato in un boomerang verso tutto il popolo cinese, in pratica come versare un enorme bidone di benzina su un fuoco che arde in piazza Tien An Men davanti ai carrarmati... una figura ancora più ridicola quanto ha pensato bene di dare la colpa del post ad un fantomatico hacker! Si poteva sbagliare ancora di più? NO!
Risultato: evento promozionale cancellato, prodotti D&G banditi dai siti di vendita cinesi. milioni di fatturato sfumati e chissà per...

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