martedì 16 aprile 2024
 
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Il mistero dei conti di Alitalia e delle sue perdite milionarie

Ottobre 2016 - In queste pagine si parla spesso di Alitalia, la nostra (si può ancora dire?) compagnia di bandiera. Se ne parla nel bene o nel male, ma se vado a rileggere un pò di articoli cercandone il nome nel portale, bhè, mi sia permesso di ricordare che viene citata solo in casi negativi, e non mi fa davvero piacere, credetemi. Non parliamo delle divise su cui ancora ci prendono in giro i colleghi stranieri alla recente fiera WTM di Londra, ma di una serie di scelte che incredibilmente portano la compagnia a perdere più di un milione al giorno. Di euro, sia chiaro.
Come sia possibile, considerando l'enormità di manager che si sono succeduti alla sua guida (alcuni dei quali hanno intascato buonuscite milionarie dopo pochi mesi, e dopo aver ben peggiorato la già vergognosa situazione), ancora oggi non so spiegarmelo.
E' per questo che leggendo i dati (o per meglio dire le indiscrezioni) che parliano di 400 milioni di previste perdite 2016, e di 500 milioni nel 2017, non riesco ad indignarmi ma solo ad essere triste. Triste perchè qualcuno ha rovinato nei decenni una delle migliori compagnie europee, triste perchè se io sono un buon manager e perdo oggi 400 milioni, anzichè ipotizzarne 500 per l'anno dopo farò qualcosa adesso, oggi, subito, per invertire la tendenza negativa e regalare fiducia non solo ai miei lavoratori ma ai passeggeri e all'Italia intera. Oltre che ad un partner come Etihad che ha investito fiori di soldoni pensando di fare un buon affare. E che oggi si trova - pensa un po' - a  doversi fare carico di 215 milioni di debiti.
Non ricordo nemmeno più la barzelletta in conferenza stampa del pareggio di bilancio, e ancor...

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