venerdì 26 aprile 2024
 
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Nazioni

L'Algeria è uno stato dell'Africa del nord, appartenente al Maghreb, parzialmente occupato dal deserto del Sahara.
Secondo paese del continente per superficie, confina a nord con il mar Mediterraneo, a nord est con la Tunisia, la Libia a est, il Niger a sud est, Sahara occidentale, Mauritania e Mali a sud ovest e il Marocco ad ovest.

Membro dell'Unione Africana e della Lega araba praticamente dal momento della sua indipendenza dalla Francia nel 1962, l'Algeria è definita come un paese musulmano, arabo e amazigh (berbero). La capitale è Algeri. La moneta, il dinaro algerino.

Nella preistoria, la regione dell'Algeria era una savana, abitata da popolazioni di cacciatori, come attestano numerose pitture rupestri.
Dal V secolo a.C., i popoli dell'antica Algeria si trovarono coinvolti dall'avanzata romana e furono sconfitti dall'esercito di Cesare. Gli arabi vi giunsero per la prima volta nel VII secolo. La lori influenza trasformò completamente la cultura della regione: si diffusero l'islam e la lingua araba, e in seguito l'Algeria conobbe (insieme alla Tunisia) il dominio di una sequenza di dinastie arabe.

Fra l'XI e il XIII secolo l'Algeria divenne parte degli imperi nordafricani degli Almoravidi e Almohadi. Quando questi caddero regnò per qualche tempo una dinastia locale (gli Abdalwadidi di Tlemcen), dopodiché (XVI secolo) l'Algeria divenne uno Stato barbaresco dell'impero ottomano. I francesi iniziarono la conquista dell'Algeria nel 1830; ebbero ebbero un'influenza politica, culturale e demografica. Nel periodo della seconda guerra mondiale, come altrove in Africa, anche in Algeria iniziò a consolidarsi un sentimento nazionalista e indipendentista.

La guerra civile esplose nel novembre del 1954. Nel 1958, con il crollo della IV repubblica francese e l'ascesa al potere di Charles de Gaulle, la questione algerina giunse a una svolta: De Gaulle riconobbe pubblicamente il diritto all'autodeterminazione degli algerini. Dopo il referendum dell'1 luglio 1962, il 3 luglio la Francia dichiarò l'Algeria indipendente. Dopo una guerra civile, le elezioni del 1999 hanno visto la vittoria di Abdelaziz Bouteflika, tuttora presidente.
Il territorio è composto dal Sahara algerino con le zona più vitale del paese che è il Maghreb (un settimo del territorio nazionale) Qui si trovano l'Atlante del Tell e l'Atlante sahariano.
Pur appartenendo all'area climatica mediterranea, il Maghreb ha le caratteristiche tipiche di questo clima solo sulla costa. Ad Algeri, per esempio, la temperatura media annua si aggira sui 18 C (media invernale 12 C, estiva 24 C) mentre presso l'alto Cheliff si registrano gelate invernali e temperature estive fino a 47 C.

L'Arabo è la lingua ufficiale. La lingua berbera, parlata dal 27,4% della popolazione, è anch'essa "lingua nazionale", ma non ufficiale. Il francese, nonostante non gli sia stato riconosciuto uno stato di ufficilità, è usato spesso dall'amministrazione e costituisce una seconda lingua di uso corrente per gran parte degli algerini..
Stato dell'Africa centrale che ha come capitale Luanda, l'Angola confina a nord con la Repubblica Democratica del Congo, a est con lo Zambia, a sud con la Namibia e a ovest si affaccia sull'Oceano Atlantico.

Repubblica presidenziale dove la lingua ufficiale è quella portoghese, usa come valuta la kwanza angolana.
Le prime tracce di presenza umana in questa regione, delle quali non si conosce molto, risalgono alla preistoria. I primi a sbarcare sulle coste furono i portoghesi nel 1483 che ne fec ero una loro colonia.
Lo sfruttamente delle risorse però non si tradusse in un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione nativa e verso la fine degli anni Cinquanta nacquero i movimenti indipendentisti. E l'11 novembre 1975 l'indipendenza del paese fu riconosciuta dal Portogallo. Dal luglio 1975 però iniziò una fase di guerre civili dovute non solo a contrasti etnici, ma anche al controllo delle risorse (petrolio). Le elezioni presidenziali del 1992 non posero però fine alle ostilità che terminarono nel 2002. Gli anni di guerra civile rendono difficoltoso il percorso di democratizzazione del paese.

Il territorio è caratterizzato da una fascia di altopiani, il più vasto dei quali è quello di Bié che lo attraversa da nord a sud. Sul lato orientale, verso l'interno del continente gli altipiani digradano dolcemente verso il bacino dello Zambesi. Il territorio è caratterizzato da vaste savane: qui si concentra la gran parte della popolazione vista la ricchezza di terreni fertili e le buone condizioni climatiche. Nella parte sudorientale vi è un'area arida in direzione dell'area desertica del Kalahari, fanno eccezione le vallate dei fiumi Cuando, Cunene e Cubango sulle rive dei quali vi sono terreni coltivabili o sfruttabili per l'allevamento..
La Repubblica del Benin è uno stato dell'Africa Occidentale, già conosciuto con il nome di Dahomey. Ha una linea di costa molto breve che corrisponde all'insenatura di Benin nel sud, confina ad ovest con il Togo, ad est con la Nigeria e a nord con Burkina Faso e Niger.

E' una repubblica presidenziale, con la capitale a Porto-Novo, ma la sede del governo a Cotonou. La lingua ufficiale è il francese. La moneta il Franco CFA
La sua storia affonda le origini nel regno del Dahomey che nel XVII secolo si allargava oltre gli attuali confini, coprendo larga parte dell'Africa Occidentale. Era un regno prospero che stabilì relazioni per il commercio degli schiavi con gli europei, e in particolare con i portoghesi e gli olandesi che per primi giunsero qui nel tardo XV secolo.

Nel XVIII secolo, il Dahomey iniziò a sfaldarsi, dando quindi ai francesi la possibilità di prendere il controllo dell'area nel 1892. Nel 1958 fu garantita l'autonomia come Repubblica del Dahomey; la piena indipendenza arrivò nel 1960. Questo passaggio però fu seguito da un periodo con numerosi golpe e cambi di regime.

Dal punto di vista geografico, il Benin si presenta allungato tra il fiume Niger a nord e l'insenatura di Benin a sud. La maggior parte della popolazione vive nelle pianure costiere meridionali, dove si trovano anche le maggiori città. Il nord del paese è costituito principalmente da altipiani semi aridi e ricoperti da savana.
Il clima è caldo e umido, con una relativa scarsità di piogge che si concentrano nelle due stagioni piovose (aprile-luglio e settembre-novembre). D'inverno le notti possono essere piuttosto fresche per l'harmattan, un vento secco e polveroso.
Il Botswana è uno Stato dell'Africa del Sud. Confina con il Sudafrica a Sud, la Namibia ad Ovest, lo Zambia a Nord e lo Zimbabwe a Nord-Est. E non ha sbocchi sul mare.
Già protettorato britannico del Bechuanaland, il Paese è diventato indipendente il 30 settembre 1966 adottando il nome di "Botswana", che riprende quello del principale gruppo etnico, gli Tswana, e diventando una Repubblica.
L'economia, strettamente legata a quella del Sudafrica, è dominata dall'allevamento di bestiame e dall'estrazione mineraria, in particolare di diamanti, nonché dal turismo. La capitale è Gaborone. La moneta à la Pula.

Prima del contatto con gli europei, il Botswana era popolato da tribù Tswana che erano dedite all'agricoltura e alla pastorizia. Nel 1885 viene istituito il "Protettorato del Bechuanaland" sotto il controllo dell'allora impero britannico. Guadagnando sempre più autonomia, il Paese ha raggiunto l'indipendenza nel 1966 sotto la guida del leader indipendentista Seretse Khama. Una scelta che portato il Botswana ad essere la prima nazione ad uscire dalla classifica dei Paesi meno sviluppati (LDC) stilata dall'ONU.

Sotto il profilo geografico, il territorio è occupato prevalentemente dal Deserto del Kalahari, che copre circa il 70% della superficie del Paese. Nel Nord-Ovest si trova il Delta dell'Okavango, il più grande delta interno del mondo. La popolazione è concentrata prevalentemente nella zona est del Paese..
Stato dell'Africa occidentale, il Burkina Faso non ha accessi sul mare. Diventato nel 1958 una repubblica autonoma all'interno della Comunità francese con il nome di Alto Volta, confina a nord e a ovest con il Mali, a est con il Niger, a sud con il Benin, il Togo, il Ghana e la Costa d'Avorio.

L'adozione della denominazione attuale (che significa "paese degli uomini integri") risale al 1984. La capitale è Ouagadougou; la moneta è Franco CFA.
E' una repubblica semi-presidenziale dove si parla il francese come lingua ufficiale.

Del resto, furono proprio i francesi ad iniziare la colonizzazione della regione del Burkina Faso nel 1896, sottomettendo l'allora regno Mossi di Ouagadougou. Nel 1904, il protettorato fu annesso all'Africa Occidentale Francese, insieme agli odierni Senegal e Niger. E i Burkinabe parteciparono alla Prima guerra mondiale all'interno della fanteria senegalese (tirailleurs sénégalais). Nel 1919, il Burkina Faso divenne una colonia separata (col nome di Alto Volta).
L'indipendenza arrivò l'11 dicembre 1958: il Burkina Faso dapprima diventò una repubblica membro della Comunità Franco-Africana (La Communauté Franco-Africaine); due anni dopo si staccò definitivamente dalla Francia.

Come per molti altri stati africani, il periodo successivo all'indipendenza fu caratterizzato da una forte instabilità politica. Un primo colpo di stato, nel 1966, portò al potere i militari fino al 1978. Il secondo colpo di stato, nel 1980, fu messo in atto da Saye Zerbo, rovesciato due anni dopo. Nel 1983 un contro-colpo di stato portò al potere Thomas Sankara, ucciso nel 1987.

L'altitudine media del Burkina Faso è di 400 metri: si tratta quindi di una regione relativamente piana, con poche eccezioni localizzate. La più alta vetta del paese, il Ténakourou (749 mt slm) si trova nella zona sudovest che è dominata da un massiccio di arenaria.

Il bacino del fiume Niger costituisce il 27% della superficie del Paese. Fra i numerosi laghi del Burkina Faso, i principali sono il Tingrela, il Bam e il Dem, oltre ai grandi bacini di Oursi, Béli, Yomboli e Markoye. Ma, nonostante questa opresenza di acqua, la siccità è un problema ricorrente, specialmente nella zona settentrionale.
Il clima è tropicale, con due stagioni distinte: quella delle piogge (da maggio-giugno a settembre - più breve nel nord), con precipitazioni comprese fra i 600 e i 900 mm; e la stagione secca, in cui soffia l'harmattan, un vento secco e caldo proveniente dal Sahara..
Il Burundi è uno stato dell'Africa centrorientale che non ha sbocchi sul mare. Confina a nord con il Ruanda, a est e a sud con la Tanzania, mentre a ovest il lago Tanganica lo separa dalla Repubblica democratica del Congo.

La capitale è Bujumbura. La valuta è il Franco del Burundi.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di un altopiano che raggiunge un'altitudine media di 1.520 m e digrada verso est e sud-est. L'estremità occidentale del paese, il cui limite è segnato dal fiume Ruzizi e dal lago Tanganica, si trova nella depressione della Rift Valley.
Il paese è inoltre attraversato dai fiumi Malagarasi e Ruvuvu.

Il clima tropicale risente dell'altitudine: infatti la media annua della temperatura è di 21,1 °C nella regione dell'altopiano e di 24,4 °C nell'area della Rift Valley. Relativamente scarse le precipitazioni che, nella stagione
più secca (da maggio ad agosto), comportano anche dei periodi di siccità.
Le lingue ufficiali sono il kirundi (una lingua del ceppo bantu) e il francese, ma è molto diffuso anche lo swahili. Circa i due terzi della popolazione sono di religione cristiana, principalmente cattolica, mentre l'1% è musulmano e la restante parte segue religioni tradizionali.

Il paese è amministrativamente diviso in sedici province: Bubanza, Bujumbura, Bururi, Cankuzo, Cibitoke, Gitega, Karuzi, Kayanza, Kirundo, Makamba, Muramvya, Muyinga, Mwaro, Ngozi, Rutana, Ruyigi.
L'economia del Burundi, una fra le più povere nazioni del mondo, è basata essenzialmente sull'agricoltura, settore molto arretrato che è a malapena sufficiente a coprire il fabbisogno locale con produzioni di cereali, legumi, patate dolci, manioca, banane. Le colture destinate ai mercati esteri sono costituite innanzitutto da caffè, seguito da tè, cotone e banane.
L'allevamento di bovini e di ovini svolge un ruolo di primaria importanza ai fini della sussistenza locale e costituisce un tradizionale valore sociale oltre che economico..
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