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Tripavisor alla sbarra e sotto accusa: recensioni false e pilotate?

Settembre 2012
E’ il più grande portale di viaggi del mondo. Un sito mastodontico, che ha avuto da diversi anni la lungimiranza di capire quello che ora tutti inseguono: il potere delle recensioni, del giudizio dei clienti, una forza unica che sfrutta proprio il lavoro dei singoli per creare un portale con oltre 300.000 hotel e chissà quanti milioni di recensioni.

Stiamo parlando naturalmente di Tripadvisor - croce e delizia di tanti navigatori del web - che qui possono trovare giudizi, recensioni, fotografie dell’hotel sognato, ancora prima di decidere cosa prenotare e dove. Con innumerevoli apparenti vantaggi: poter ordinare le recensioni per data (quindi le più recenti) ma anche per tipologia di clienti (solo coppiette innamorate o famiglie, per esempio) o ancora ordinare gli hotel di una data località in base alla classifica del sito, dato che è possibile dare veri e propri voti che andranno a sommarsi tra loro.

Tutto bellissimo, direte voi? Apparentemente si!

Scelgo un hotel, guardo i giudizi di chi è stato ospite prima di me, leggo la recensione, infine posso addirittura prenotare, grazie ad un semplice bottone che mi indirizza su altri siti di prenotazione senza dover rifare la ricerca da capo.

Il problema è proprio questo, come alcuni avranno già capito: si tratta di un sito che gestisce milioni e milioni di potenziali clienti (i repeters sono ovviamente una percentuale altissima) e questo ha dato al sito un potere enorme nei confronti degli stessi albergatori, che possono essere danneggiati fortemente da una o più recensioni negative, o avvantaggiati non poco da una lunga serie di recensioni positive.

Ed ecco i mille dubbi che ci assalgono subito:

Perché chiunque...

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