martedì 23 aprile 2024
 
 

Lontani ma non distanti: la Campania e il Friuli al Vinitaly

Aprile 2014 - Lontani ma non distanti: la Campania e il Friuli al Vinitaly
 
Territori diversi e diverse latitudini. Popoli con caratteri ed inclinazioni che poco hanno in comune. Cosa sembra che ci sia che possa rendere vicini i friulani ed i campani se non la comune appartenenza (ed anche relativamente recente) alla nazione Italica? A nostro avviso, molto più di quanto sembri accomuna le due regioni se ci soffermiamo ad esaminare le loro realtà vitivinicole.
 
Certo, i vitigni non sono neanche lontanamente parenti ma proviamo a vedere, per una volta, quali sono le comunanze invece delle differenze e troveremo svariati punti di contatto:
ad esempio, la numerosa presenza di uve autoctone con produzioni limitate come, fra le bianche, Biancolella, Pepella, Ginestra, Ripoli, Pallagrello bianco, Asprinio per la Campania e Picolit, Verduzzo, Malvasia Istriana, Vitovska, Marzemina bianca, Ribolla gialla per il Friuli senza ovviamente dimenticare le uve più conosciute: Fiano, Greco e Falanghina campane e Traminer, Tocai (Friulano) e Sauvignon friulani.
 
Stessa cosa per i rossi, dove troviamo ad esempio, in Campania, il Piedirosso, l’Aglianico, il Pallagrello rosso, il Casavecchia, il Greco nero e lo Sciascinoso ed, in Friuli, il Pignolo, il Tazzelenghe, il Terrano, il Refosco e lo Schioppettino oltre alle molto diffuse varianti locali di Merlot e Cabernet franc e sauvignon.
 
Ma oltre a questa grande varietà di vitigni (ce ne sarebbero molti altri che non citiamo per brevità), un’altra particolare caratteristica accomuna le due regioni: la grande mineralità di molti vini!
E’ derivante da fattori differenti – terreni carsico/calcarei in Friuli e vulcanici in molte zone della Campania - ai quali va...

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