mercoledì 24 aprile 2024
 
Home  >  L'editoriale
 

Roma, il Giubileo, e quelle migliaia di senzatetto che abitano la Citta' Eterna

Novembre/Dicembre 2016 - Questo editoriale doveva essere dedicato a Roma, al Giubileo, al Papa e alla chiusura della Porta Santa. Doveva essere un ricordo raro se non unico nella mia memoria, ma dopo due giorni a Roma, la città eterna, da molti eletta come la più bella del mondo, il fascino è stato in parte rovinato da un immagine che si vede raramente sui giornali e nei siti.
Inutile girarci intorno: migliaia di senzatetto, quelli che una volta venivano definiti solo come "barboni", stazionano ovunque in condizioni disumane. Ci fai più caso sicuramente di sera e di notte, perchè viene meno la folla, il brusio e il rumore, e nel silenzio è quasi più facile "sentirli", anche se non emettono un solo fiato. Un paradosso, lo so, dettato forse dall'esperienza di osservatore attento che vede anche un pò più in là del proprio marciapiede. 
Attenzione, non parliamone di profughi, parliamo di gente apparentemente "normale" (mi scuso per il termine, lo so, lo so), di carnagione chiara, spesso vestiti dignitosamente e con un giaciglio di coperte o sacchi a pelo sapientemente stesi, costretti ad una vita che non è sicuramente la loro. Li si vede a centinaia alla Stazione Termini, ma sono sparsi pressochè ovunque nel centro città. La maggioranza di loro vive però in Piazza San Pietro, a due passi dai fasti del Vaticano, sotto i porticati. Ciascuno occupa lo spazio tra una colonna e l'altra, spesso si è ricavato un piccolo letto tra i cartoni, ma quello che stupisce è che non chiedono elemonisa nè li si vede attaccati ad una bottiglia di vino. Niente stereotipi. Sono persone. Vive. Vere.
Molti preferiscono...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano al n.236-01/06/12 - Direttore responsabile: Luca Mantegazza
© Giv sas edizioni, Milano - P.i. 04841380969