Luglio/Agosto 2016 - Le fotografie parlano e ti raccontano storie bellissime, se sai ascoltarle. Non è necessario cercarle, loro si fanno trovare lungo il tuo cammino, come conchiglie.
E' questo lo spirito con cui Paola Pellai, apprezzata giornalista lombarda ma soprattutto viaggiatrice e fotografa curiosa, lancia la sua prima mostra fotografica presentata da Lorenzo Schievenin Boff, e contemporeamente presenta il suo primo libro, dal titolo "Il tempo di uno sguardo" (Ed.GIV, 20,00 euro) con la prestigiosa prefazione della regista Lina Wertmuller.
"Quando parto il mio bagaglio è ridotto all’essenziale - confessa Paola - perché so di arricchirlo di tappa in tappa. La mia vita si incrocia con quelle degli altri, nell’attimo di uno sguardo. Scambiarsi gli occhi, andare con la men-te e il cuore oltre i propri limiti per immedesimarsi negli altri, scoprendo spesso che il tuo esistere è più fortunato di quello altrui, è il mio viaggio. I miei compagni sono: una macchina digitale senza pretese, i miei piedi con il loro pediluvio serale e quelle facce straordinarie che mi si avvicinano in ogni angolo del mondo. Con loro ho riempito le mie giornate, facendo girare le lancette dell’orologio al ritmo dell’incontro, passando per età e luoghi diversi, volutamente molto distanti tra loro".
"Nessuna guida turistica insegnerà a guardare negli occhi una persona, spiegando che lì, in quello sguardo, risiede l’anima di quella città, nel suo essere e nel suo esistere. E' l'obiettivo di questo percorso fotografico...