sabato 27 aprile 2024
 
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Asia » Afghanistan

L'Afghanistan è uno stato dell'Asia centroccidentale, confinante a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan, a nord-est con la Cina, a est e a sud con il Pakistan, a ovest con l'Iran.

Ha una superficie di 652.225 km²; la sua capitale è Kabul.
Il territorio, in prevalenza montuoso, è dominato dai rilievi dell'Hindukush, che si estendono per circa 965 km dalla catena del Pamir, a nord-est, fino ai confini con l'Iran, a ovest, con vette che superano i 7.000 metri di altezza.
A nord-ovest, nell'area della Battriana, i rilievi digradano nella pianura attraversata dal fiume Amudarja, mentre a sud e a sud-est lasciano il posto ad aree desertiche (altopiano del Rigestan e depressione del Sistan). Nella parte nordorientale ci si imbatte nell'arida regione montuosa del Turkestan afghano.

Il clima, continentale arido, è caratterizzato da marcate escursioni termiche sia diurne sia stagionali, dovute alla diffusa presenza di alti rilievi; durante il giorno le temperature possono variare dagli 0 °C nelle prime ore del mattino ai 38 °C di mezzogiorno.
Temperature estive intorno ai 49 °C si registrano nelle valli del nord, mentre le medie invernali scendono fino ai -9,4 °C sui monti dell'Hindukush. A Kabul, situata a un'altitudine di 1.795 m, gli inverni sono freddi e le estati temperate. Il clima è subtropicale a Jalalabad (585 m di altitudine, a sud di Kabul), mentre a Kandahar (1.006 m) è mite.

L'Afghanistan è un paese arido in cui le precipitazioni, più frequenti tra ottobre e aprile, hanno una media di circa 300 mm annui. Le lingue ufficiali sono il pashto e il dari (una varietà del persiano moderno); quest'ultimo è usato come lingua letteraria e culturale, degli affari e degli atti governativi. Nel paese si parlano inoltre l'uzbeko, il turcomanno e il kirghizo.
La quasi totalità della popolazione è musulmana, in grande maggioranza sunnita (75% circa) e, in misura minore, sciita (24% circa); esigue minoranze sono costituite da ebrei, indù e parsi. Le condizioni interne del Paese hanno determinato un altissimo tasso di analfabetismo. Formalmente l'istruzione è gratuita e obbligatoria dai 7 ai 15 anni di età, ma di fatto è preclusa alla gran parte della popolazione.
Poco più di un terzo della popolazione adulta sa leggere e scrivere. Nel 1996, anno dell'insediamento del regime dei taliban, l'istruzione fu vietata alle donne.

La valuta è l'afghani, introdotto nel 1925 in sostituzione della rupia afghana. Il tasso di conversione dalla rupia è talvolta indicato come 1 afghani = 1,1 rupia,[1] in base al contenuto d'argento delle ultime rupie e delle prime monete dell'afghani. Dal 1940, l'afghani fu agganciato al dollaro statunitense. Negli ultimi anni la produzione di oppio, da sempre una delle principali fonti di ricchezza del paese, ha ripreso ad aumentare.
Oggi è ben al di sopra dei livelli del 2001, quando scoppiò la guerra tra Stati Uniti e regime talebano.

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