venerdì 09 maggio 2025
 
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America settentrionale » El Salvador

Stato dell'America centrale che confina con Guatemala e Honduras a nord, con Honduras a est, ed è bagnato dall'oceano Pacifico a sud e ad ovest, a sud est è separato dal Nicaragua dal golfo di Fonseca, El Salvador rappresenta il territorio meno esteso ( è il Paese più piccolo dell'America Centrale) ma è il più densamente popolato della regione.

Si trova nell'emisfero boreale tra il tredicesimo e il quattordicesimo parallelo, la punta estrema del confine ovest con il Guatemala è attraversata dal novantesimo meridiano, che con l'ottantasettesimo comprende l'intero stato.
Dopo 12 anni di guerra civile, nel 1992 è iniziato il processo di pacificazione e democratizzazione del paese. La struttura economica è basata in gran parte su una fiorente agricoltura di piantagione (caffè, cotone, canna da zucchero).

La sua storia inizia dall'età precolombiana: il Paese fu abitato prima dai Maya, poi dai Pipil, una popolazione tolteca, che si stabilì nell'area all'incirca nell'anno 1000, scegliendo la città di Cuscatlàn come capitale.
La conquista europea dei territori dell'odierno El Salvador cominciò nel 1524, con una spedizione spagnola fondò San Salvador, l'attuale capitale dello Stato. Posto sotto il dominio spagnolo e amministrativamente dipendente dalla capitaneria del Guatemala, nel 1811 cominciarono i moti patriottici, organizzati dalla popolazione creola.
Il Guatemala divenne indipendente dieci anni dopo annettendo il Salvador, ma fu a sua volta annesso dal Messico l'anno dopo. Entrato nell'organizzazione regionale centroamericana delle Province Unite, il Salvador divenne una Repubblica nel 1841.
La situazione politica interna cambiò radicalmente quando nel 1931 il potere fu preso dal generale Maximiliano Hernàndez Martìnez. Il controllo del generale cominciò a vacillare nel 1939, quando fu avviato il processo di industrializzazione: gli squilibri e le agitazioni sociali che ne derivarono costrinsero Martìnez all'abbandono della scena, nel 1944.
Gli successero il generale Salvador Castneda Castro l'anno dopo e Oscar Osorio nel 1948. Quest'ultimo fu eletto alla carica di Presidente della Repubblica nel 1950; nonostante la sua elezione democratica e il suo cauto programma di riforme, gestì in maniera dittatoriale il paese. Lasciò la guida nel 1956 a J.M. Lemus, rovesciato nel 1960 da un colpo di stato, che favorì la creazione di una giunta militare.
Le gravi questioni interne diventarono sempre più preoccupanti e complesse
tanto da provocare una reazione politica con la formazione di un partito di opposizione; il candidato sostenuto fu J.Duarte, democristiano. Questa situazione già instabile e pericolosa, si fece decisamente tragica dopo le elezioni tenutesi nel 1972, che portarono al governo il candidato governativo scelto dai militari, il colonnello Molina. Cinque anni dopo fu eletto nuovamente il candidato governativo, stavolta il generale Romero, il quale con il suo frequente uso della forza e della repressione mossero verso la lotta armata gli oppositori, che lo destituirono nell'ottobre 1979 con un altro colpo di stato, questa volta riuscito. Il 12 dicembre 1980 Duarte divenne presidente.
Le questioni interne si fecero però sempre più gravi e il presidente chiese aiuto agli Stati Uniti, ottenendo il sostegno dell'allora presidente Ronald Reagan, che incitò Guatemala e Honduras a lottare contro i gruppi comunisti. L'opposizione chiese nel 1982 la pacificazione e la formazione di un'assemblea costituente, e sia la Chiesa sia l'ONU appoggiarono queste richieste, ma gli USA si opposero fermamente alla normalizzazione in questo senso sostenendo Duarte. La situazione peggiorò ulteriormente con la vittoria alle elezioni del 1982, boicottate dalla sinistra, del maggiore Roberto D'Aubuisson, di estrema destra.
Il 13 Marzo del 1983 venne uccisa dalle forze armate la presidentessa della Commissione dei diritti umani, Marianella Garcia Villas , in un'area di conflitto dove si era recata per documentare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito, e assassinata dopo essere stata torturata. Il brutale assassinio sconvolse l'opinione pubblica internazionale, mettendo in luce la grave situazione del paese centro americano. Le mediazioni della Chiesa fallirono e gli Stati Uniti entrarono in modo frequente e visibile nelle questioni interne del Salvador, favorendo il ritorno alla presidenza di Duarte nel 1984.
Duarte comprese l'indispensabilità del dialogo con la guerriglia, e i colloqui ripresero. Quattro anni dopo la situazione precipitò quando vinse le elezioni amministrative D'Aubuisson, tra l'altro accusato dell'omicidio dell'arcivescovo Oscar Romero, e in più Duarte fu costretto a recarsi negli Stati Uniti per delle cure per le sue precarie condizioni di salute, lasciando così i poteri.

La capitale è San Salvador; la moneta il Colón salvadoregno, Dollaro statunitense; la lingua: lo spagnolo.

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