venerdì 29 marzo 2024
 
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Asia » Kirghizistan

Il Kirghizistan è uno stato dell'Asia centrale. Confina con Cina, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan.
Repubblica federata dell'Unione Sovietica dal 1936, è indipendente dal 1991 e dal 1992 è membro delle Nazioni Unite.
La superficie è di 198.500 km², la popolazione ammonta a 4.753.000 abitanti.

La capitale è Biškek, chiamata Frunze durante il periodo sovietico (dal nome di un generale dell'Armata rossa, Mikhail Vasilievič Frunze).
La religione ufficiale è la musulmana sunnita e la valuta è il Som kirghizo.

Il Kirghizistan è un po' più grande dell'Austria e dell'Ungheria messe insieme e occupa un territorio che per il 94% è montuoso. L'altitudine media del paese è di 2750 m s.l.m.. Circa il 40% della regione kirghisa supera i 3000 m e per tre quarti è coperta da nevi e ghiacci perenni.

Il Kirghizistan ha un'exclave, il minuscolo villaggio di Barak (627 abitanti) nella valle di Fergana, in Uzbekistan situato tra Margilan e Fergana.
Viceversa sono presenti quattro enclavi usbeche all'interno del territorio chirghiso: due di esse sono la città di Sokh (popolata quasi interamente da tagiki) e quella di Shakhrimardan (a maggioranza usbeca con circa il 10 % di kirghizi). Le restanti due enclavi sono due piccolissimi territori: Chuy-Kara (altresì chiamato Kalacha), sul fiume Sokh al confine con l'Uzbekistan e Dzhangail.

Sono presenti anche due enclavi appartenenti al Tagikistan: Vorukh (poco più di 100 km², con una popolazione stimata tra i 23.000 e i 29.000 abitanti quasi esclusivamente tagiki distribuiti in 17 villaggi), 45 chilometri a sud di Isfara sulla riva destra del fiume Karafshin e un piccolo insediamento nei pressi della stazione ferroviaria chirghisa di Kairagach.
Il paese ha una popolazione complessiva di 4'965'081 abitanti, con una densità media di 25 abitanti per km². Il 34% vive in centri urbani; le zone più popolate sono la valle di Fergana, nella parte sudoccidentale del paese, e la valle del fiume Ču, nel nord.
I trasporti nel paese sono pesantemente condizionati dalla connotazione alpina del territorio: le strade sono costrette a inerpicarsi per erte valli, passi situati a 3.000 metri e più sul livello del mare e sono frequentemente soggette a inondazioni di fango e valanghe; per questi motivi viaggiare d'inverno è quasi impossibile in molte delle remote regioni situate ad un'elevata altitudine.

Ulteriori problemi sono causati dal fatto che molte strade e linee ferroviarie costruite durante l'era sovietica oggi sono attraversate da frontiere internazionali, la qual cosa si traduce (sempre che il valico non sia chiuso) in lunghe attese per espletare le formalità doganali. Degno di menzione è il fatto che nel paese il cavallo continua a essere piuttosto usato come mezzo di trasporto, specialmente nelle aree rurali e inaccessibili.

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