giovedì 28 marzo 2024
 
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Repubblica di Moldavia è uno stato dell'Europa sudorientale. Privo di sbocco sul mare, confina a nord, a est e a sud con l'Ucraina e a ovest con la Romania. È stata Repubblica federata nell'ambito dell'Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (Urss) fino al 1991, anno in cui ottenne l'indipendenza. Dallo stesso anno è membro associato della Comunità di stati indipendenti (Csi).
La superficie del paese è di 33.700 km². La capitale è Chişinău. La moneta ufficiale è il leu. Il nome della valuta, nato in Romania, significa "leone".

Il clima è continentale temperato, più mite in prossimità del Mar Nero. Gli inverni non sono eccessivamente rigidi: le temperature medie giornaliere variano tra i -3 °C e i -5 °C nel mese di gennaio. Le estati sono abbastanza calde, con temperature medie giornaliere che in luglio superano i 20 °C. In estate nelle regioni meridionali occasionalmente soffia dal Mar Nero il sukhoviei, un vento caldo e secco, che può aumentare la temperatura di diversi gradi, fino a punte di 40 °C. Le precipitazioni sono piuttosto scarse e irregolari al sud, dove la media è di 350 mm annui, mentre nel resto del paese e sui rilievi sono abbondanti e raggiungono anche i 600 mm annui.
La lingua ufficiale, parlata da buona parte della popolazione, è il moldavo, idioma di origine romanza scritto in caratteri latini, considerato una variante del dacorumeno. Nel 1940, per distinguerlo dal rumeno, ne era stata imposta una trascrizione in caratteri cirillici. Il russo è comunque diffuso, soprattutto nella Transdnestria e nei centri urbani. La minoranza dei gagauzi parla prevalentemente un dialetto turco, il gagauzo.

Nel paese è molto diffuso l'ateismo, retaggio dell'era sovietica, durante la quale non c'era libertà di culto. I credenti rappresentano circa la metà della popolazione e seguono tutti, a eccezione degli ebrei, il culto cristiano ortodosso (98,5%).

La cultura del paese trae le sue radici dal folclore popolare. Ha molti tratti in comune con la cultura rumena, essendo le due popolazioni affini. I primi testi in moldavo, della metà del XVII secolo, furono di carattere religioso. Ion Creanga e il poeta Mihai Eminescu sono considerati tra gli autori moldavi più importanti del XIX secolo. Dopo l'annessione all'URSS, il governo sovietico cercò di spezzare il legame con la cultura rumena, la cui letteratura fu bandita.

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