venerdì 29 marzo 2024
 
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America settentrionale » Nicaragua

Il Nicaragua confina a nord con l'Honduras, a est con il mar dei Caraibi, a sud con il Costa Rica e a ovest con l'oceano Pacifico.
È una repubblica presidenziale con capitale Managua e moneta il Cordoba.

La lingua ufficiale è quella spagnola. All'interno del suo territorio si trova il più importante bacino idrografico dell'America centrale, composto dal lago Nicaragua (il più grande del centro America, esteso circa quanto l'Umbria)e dal lago Managua (dove si affaccia la capitale Managua). Sono collegati tra di loro tramite il fiume Titi-tapa.

La zona del Nicaragua è ricca di vulcani a causa della sua morfologia geologica. Il territorio, infatti, è attraversato da una catena montuosa nata da un'intensissima attività vulcanica che portò alla separazione del Mar dei Caraibi dall'Oceano Pacifico. Qui si trovano i cosiddetti Marabios, circa una ventina di vulcani sorti in epoca neozoica. Il territorio quindi, ad est è ancora soggetto ad un assestamento tettonico e a fenomeni eruttivi e sismici con un arco vulcanico che da Panama arriva al Messico.
Il clima del Nicaragua è tropicale con vaste piogge; le temperature invernali variano da 17° a 27°C in base alla zona. Le temperature primaverili aumentano circa di 3°-4°. In estate la temperatura è di 1°-2° in meno dalla temperatura primaverile.

Storicamente, il territorio dell'attuale Nicaragua fu raggiunto per la prima volta dagli Spagnoli nel 1523 e fra il 1524 e il 1529 venne invaso da conquistadores in lotta fra di loro, nonché contro gli indigeni. Nel 1529 fu diviso fra i conquistadores usciti vincitori. Nel 1538 divenne parte del Viceregno di Nuova Spagna, in seguito passò sotto il controllo dell'Impero Messicano, per poi conquistare l'indipendenza, prima nel 1821, come parte delle Province Unite dell'America Centrale, in seguito come repubblica indipendente (1838).
Il XIX secolo fu caratterizzato da guerre civili e dall'alternarsi di governi conservatori e liberali. Ma è stato il XX secolo quello maggiormente incerto. Fra il 1912 e il 1933 infatti fu occupato militarmente dall'esercito statunitense, che però fu costretto ad abbandonare il paese come conseguenza della guerriglia guidata da Augusto César Sandino.
Quest'ultimo divenne poi governante del paese insieme al filo-statunitense Anastasio Somoza García e a Juan Bautista Sacasa. Dopo l'uccisione di Sandino da parte di membri della Guardia Nacional nel 1934, Anastasio Somoza García divenne capo indiscusso dello stato. Morì il 21 settembre 1956, ucciso dal marxista Rigoberto López Pérez, il quale venne a sua volta ucciso dai colpi che giunsero in risposta. A partire dal 1961 operò in Nicaragua il Frente Sandinista de Liberacion Nacional, movimento guerrigliero di ispirazione marxista.
Dopo essere stata sconfitta grazie all'aiuto statunitense, la guerriglia sandinista riprese con più vigore nel 1972, anche grazie al supporto cubano e sovietico. Fu dichiarata la legge marziale e il Nicaragua scivolò poi nella guerra civile. Il 4 novembre 1984 si tennero elezioni giudicate regolari dagli osservatori internazionali, che vennero tuttavia contestate dall'amministrazione statunitense
. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi gruppi di militari denominati Contras, in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza; questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo Iran-Contras (detto anche "Irangate"). Nel 1989, dopo il cessate il fuoco fra governo e ribelli e la reintegrazione di questi ultimi nella società, furono indette nuove elezioni, che, contro ogni aspettativa, furono vinte in maniera schiacciante dal partito identificabile con i Contras.

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