mercoledì 24 aprile 2024
 
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Nagasaki e Tokyo ne 'Il canto delle parole perdute'

  • Autore:

    Andrés Pascual


  • Titolo:

    Nagasaki e Tokyo ne 'Il canto delle parole perdute'


  • Editore:

    Corbaccio


  • Pagine:

    391


  • Prezzo:

    16,40 €


Ottobre 2013 - Il canto delle parole perdute è l’ultimo romanzo di Andrés Pascual pubblicato in Italia, il cui senso profondo si potrebbe riassumere, parafrasando il suo stesso pensiero: una parola non detta ha più forza di mille frasi pronunciate, perché una parola pensata rimane per sempre, mentre quelle che oltrepassano il limitare delle nostre labbra finiscono per svanire nella stessa aria di cui sono fatte.

Nell’agosto del 1945, la bomba atomica trasforma Nagasaki in un inferno, cambiando per sempre la vita dei giapponesi e del mondo intero. Nel febbraio 2010, a Tokio un evento inatteso sconvolge l’esistenza di Emilian. In un parallelismo tra passato e presente, che offre un terreno comune a Oriente e Occidente, con le loro culture differenti, sono sentimenti come amore, determinazione, speranza e coraggio a trionfare sulla distruzione e sulla morte. 

Il fil rouge della storia è un haiku, un componimento poetico giapponese composto da tre versi: diciassette sillabe custodi di un significato profondo, capace di oltrepassare il tempo e lo spazio, portando il lettore alla scoperta di due città giapponesi. Prima, Nagasaki che ospita l’Hypocentre Park, al cui interno una colonna segna il punto in cui esplose la bomba atomica, il Parco della pace, la Cattedrale di Urakami, il Museo della bomba atomica e il Fukusai-ji, un tesoro architettonico poco conosciuto ma non meno affascinante!

Poi, Tokio, famosa per i Matsuri (festival shintoisti) e per grattacieli, perle architettoniche e tecnologia, affiancati da pause relax nei tipici giardini giapponesi o degustando autentico sushi. Nella capitale del Giappone, così come in tutto lo Stato, in primavera ha luogo il “fenomeno” chiamato Hanami, ovvero la tradizione di organizzare pic-nic sotto i ciliegi per ammirarne i fiori.

Alla fine del viaggio e del romanzo di Pascual, non mancheranno certo le cartoline (quale segnalibro migliore?!) e, con una giornata al Monte Fuji, ogni turista entrerà a far parte di uno degli scenari più rappresentativi del Giappone.

Gilda Lomonte

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