giovedì 28 marzo 2024
 
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Africa » Togo

Il Togo, ufficialmente Repubblica Togolese, è uno Stato dell'Africa Occidentale che confina a ovest con il Ghana, a est con il Benin, a nord con il Burkina Faso.
Si affaccia per un breve tratto (soltanto 56 km) sul Golfo di Guinea a sud; in questo tratto di costa si trova la capitale Lomé.

La lingua ufficiale è il francese (è membro dell'associazione dei paesi francofoni) ma vi si parlano molte altre lingue africane. Col nome di Togoland fu colonia prima della Germania e poi della Francia, da cui ottenne l'indipendenza nel 1960.
Originariamente, il nome "Togo" indicava un insediamento del popolo Ewe che si trovava sulle sponde del lago omonimo. In lingua ewe, to-go significa approssimativamente "andare all'acqua". Presso il villaggio di Togo i tedeschi trattarono con un capo locale ottenendo il controllo della regione, che battezzarono Togoland ("terra di Togo"). In seguito, "Togo" divenne un modo comune per riferirsi all'intera colonia tedesca, e il villaggio di Togo fu ribattezzato Togoville (il nome odierno).

Della storia del Togo prima dell'avvento dei portoghesi (fine XV secolo) si sa poco. Il popolo più antico della regione è quello dei Tamberna, che vivevano nel nord in famiglie estese, in villaggi di case fortificate. Molte tribù entrarono in Togo dalle regioni confinanti fra l'XI e il XIX secolo: gli Ewe dalla Nigeria e dal Benin, i Mina dal Ghana.
Fra il XVIII e il XIX secolo, i popoli del Togo subirono l'influenza dei potenti regni di Ashanti (a ovest) e Dahomey (a est). I primi Europei a raggiungere le coste del Togo furono molto probabilmente i portoghesi, nel XV secolo, seguiti dai danesi, dai francesi e dagli inglesi.
Gli Europei iniziarono a commerciare con le popolazioni locali, soprattutto con la compravendita di schiavi. Il popolo Mina fu quello che strinse con i bianchi i rapporti commerciali più importanti; compravano schiavi dai Kabyé e da altri popoli dell'entroterra e li rivendevano agli Europei.

Gli europei non tentarono di occupare il Togo fino al XVIII secolo. Dapprima fu la Danimarca a rivendicare il proprio diritto al controllo della regione. Nel 1884, il diplomatico tedesco Gustav Nachtigal stipulò una serie di patti commerciali con il sovrano locale Mlapa III (i cosiddetti trattati di Togoville).
Tali patti diedero origine a un rapporto privilegiato fra le popolazioni locali e la Germania; l'intera regione (ribattezzata Togoland) divenne in seguito protettorato e poi colonia tedesca. I tedeschi introdussero tecniche molto moderne per la coltivazione di cacao, caffè e cotone e svilupparono le infrastrutture del paese fino a renderle tra le migliori nell'Africa del tempo, esercitando al contempo un controllo dispotico sui nativi.

Nella prima guerra mondiale le esigue truppe tedesche che presidiavano il Togo capitolarono in poche settimane di fronte ai britannici e ai francesi, che si spartirono il paese. Un mandato della Società delle Nazioni sancì in seguito la situazione creata de facto dagli eventi bellici. Durante il periodo coloniale, i Mina videro crescere la loro influenza politica ed economica grazie ai loro antichi legami con gli Europei e al fatto di vivere in prossimità della costa. Gli Ewe, al contrario, si ritrovarono divisi e indeboliti dalla spartizione del Togo fra britannici e francesi, e da entrambi i lati del confine iniziarono a premere per la riunificazione.
Le speranze degli Ewe svanirono quando il Togoland britannico votò a favore dell'unificazione con il Ghana, che stava proprio allora ottenendo l'indipendenza. Il Togoland francese, invece, dichiarò la propria indipendenza nell'aprile del 1960, costituendo il moderno stato del Togo. Sylvanus Olympio fu eletto primo presidente del Togo.
Nel 1963, il Togo fu teatro del primo colpo di stato militare in Africa.

Geograficamente, il Togo si trova a pochi gradi ad est del Meridiano di Greenwich e a nord dell'Equatore. Confina a sud con il Golfo di Guinea (56 km), a ovest con il Ghana (877 km), a nord con il Burkina Faso (126 km) e ad est con il Benin (644 km). La sua conformazione è quella di una lunga striscia di terra che dalla costa a sud si dirama vero nord-nord-ovest. La sua larghezza media (110 km) è circa un quinto della sua lunghezza (540 km) dal punto più meridionale situato a Lomé fino al suo punto più settentrionale nella regione Savanes.
Nel nord il territorio è caratterizzato dalla presenza della savana situata in una zona abbastanza pianeggiante; al centro del paese il terreno è di tipo collinare. Da sud-ovest a nord-est si snoda la catena montuosa dei Monti del Togo, di altezza poco rilevante (il monte più alto dello stato è il Pic Baumann, 986 m). Nella zona meridionale si estende un altopiano (di altezza compresa fra 100 e 300 m) che va a unirsi lentamente in un bassopiano costiero ricco di ampie zone paludose e lagunari.
Il clima è tipicamente tropicale con le temperature medie che variano dai 27 °C, che si registrano nel breve tratto costiero, ai circa 30 °C delle regioni più settentrionali con un clima più secco e non più tropicale ma caratteristico della savana. A sud vi sono due stagioni della pioggia (la prima tra aprile e luglio e la seconda tra ottobre e novembre) anche se la media delle precipitazioni non è molto elevata (circa 1.000 mm nelle zone montuose, le più piovose)..

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