giovedì 25 aprile 2024
 
 

Ecuador, Otavalo e i suoi affascinanti mercati

Gennaio 2015 -  Otavalo mi accoglie di sera, un paio d’ore dopo aver attraversato la frontiera tra Colombia ed Ecuador. Prima tappa nel paese dettata non solo dalla stanchezza ma anche, e soprattutto, dal desiderio di visitare uno dei più celebri mercati andini di tutta l’America latina. Quello degli Otavalos, l’etnia amerindia che ha saputo imporsi, grazie al suo lavoro e al senso del commercio, sull’infame destino che ha causato la sottomissione, quando non addirittura la brutale scomparsa, delle popolazioni autoctone americane.
È ora di cena e mi riverso affamata sulla piazza centrale del paese in cerca di cibo. Il lato antistante la cattedrale pullula di bancarelle che vendono street-food, con una netta prevalenza di carne guisada (in umido), spiedini alla brace, pollo e le migliori patate che abbia mangiato da tempi immemorabili. Croccanti all’esterno e morbidissime all’interno, diventeranno la costante del mio soggiorno in Ecuador. L’aria è frizzante e mi invita a provare le bevande calde e fumanti del baracchino all’angolo: morocho, latte d’avena e aloe vera. Sono qui per sperimentare e sperimento tutto… ma la consistenza dell’aloe inibisce ogni mio ulteriore ardire per la serata. E poi domani è giorno di mercato…
All’alba gli Otavalos, noti al mondo intero per i loro tessuti - in particolare per l’ottima qualità, a prezzo contenuto, del cachemire - stanno già allestendo Plaza de los ponchos per il mercato dell’artigianato. Li osservo in azione, nei loro vestiti tradizionali, mentre sorseggio il mio caffè: le donne dalle collane di corallo rosso e gli uomini dalla lunga treccia che scivola lungo il...

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