martedì 03 giugno 2025
 
 

Cachaça, 'l’acquavite brasiliana' dalla storia secolare

Novembre 2012 - Cachaça, 'l’acquavite brasiliana' dalla storia secolare

La cachaça è un distillato prodotto in Brasile che si ottiene lasciando fermentare il succo della canna da zucchero al suo stato grezzo. È la bevanda alcolica per eccellenza, nonché la più amata dopo la birra da tutti i brasiliani, al punto da essersi guadagnata lo status di patrimonio storico-culturale di Rio de Janeiro.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea. Qual è il nesso che la lega alla storia del paese? La risposta è da ricercare nel suo passato coloniale. La coltivazione di canna da zucchero, infatti, ebbe inizio con i conquistadores e fu a lungo la principale attività economica delle fazendas brasiliane. Dalla lavorazione della graminacea si otteneva, oltre allo zucchero, un vino dolciastro dall’effetto rilassante chiamato cagaça (o cagassa) che veniva distribuito tra gli schiavi per alleviarne fatiche e dolori e infondergli l’energia necessaria al duro lavoro a cui erano giornalmente sottoposti. Tra il 1532 e il 1548, nell’odierno stato di São Paulo, si pensò di distillare la cagaça. Il liquore forte, cristallino e inodore che prese vita dal processo di distillazione venne battezzato cachaça e fu subito importato in Portogallo dove si diffuse a macchia d’olio con il nome di aguardiente de la tierra.

La cachaça, che annovera decine di nomi diversi (tra cui pinga, aguardiente e caninha), può essere consumata pura o usata come base per un’infinità di cocktail e si è affermata in tutto il mondo grazie alla caipirinha,...

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