giovedì 02 maggio 2024
 
 

COLOMBIA - La ruta verso il Cabo, un viaggio ai confini dell’universo

Aprile 2013 - La ruta colombiana verso il Cabo, un viaggio ai confini dell’universo.

Venti sono le ore di bus che separano Bogotà da Rioacha, punto di arrivo, o di partenza, di questo trip memorabile nell’universo magico di Gabriel Garcia Marquez. Venti ore che scorrono come minuti nel susseguirsi di un paesaggio mozzafiato che si snoda per oltre 700 chilometri tra canyons, dirupi e imponenti montagne fino a quando all’orizzonte inizia a profilarsi il mare del caribe colombiano. Ma tropici, palme e frutta esotica aspetteranno perché io mi spingo oltre, alla penisola della Guajira, una delle regioni più remote e ambite dell’America Latina fin dai tempi della conquista.

Giungo a Rioacha all’ora di pranzo e inauguro il mio arrivo con fiumi di cerveza bien fría e pollo fritto gentilmente offerti da un paisà che vive e lavora in questa tranquilla cittadina, capoluogo della regione. Mi sistemo in un alberghetto decrepito e inizio subito la ricerca di un autobus che mi porti al Cabo de la Vela, un villaggio di pescatori di etnia wayuu situato all’estremità nord del continente. Le notizie in merito sono un po’ vaghe ma coincidono tutte sul fatto che non esiste un collegamento diretto tra Rioacha e il Cabo. Dopo un paio d’ore mi arrendo! Sembra che l’unico modo per raggiungere in solitaria l’Alta Guajira sia quello di prendere un minibus gremito di gente che scarica i passeggeri al crocevia con Uribia. Lì, armati di una buona dose di pazienza, si aspetta l’arrivo di una camioneta senza sapere con precisione “se” e “quando” passerà. Non è tanto l’incertezza sul tempo...

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