venerdì 26 aprile 2024
 
 

La palma di cera della Valle del Cocora, in Colombia

Luglio/Agosto 2014 -  Longilinea, slanciata ed elegante, la sua silhouette evoca quella di una modella che sfila in passerella con una naturalezza disarmante. È la palma di cera, o Ceroxylon quindiuense, la protagonista indiscussa di questo défilé che si svolge nella Valle del Cocora per ben 365 giorni all’anno. Una delle attrazioni principali della zona.
Perché se è vero che il dipartimento del Quindio, ospite attento e premuroso della splendida valle, deve fama e ricchezza alle sue piantagioni che all’ombra dei banani producono oltre il 50% del caffè colombiano, è ugualmente vero che lasciare l’Eje Cafetero senza aver ammirato le gigantesche palme che lo popolano da tempi ormai remoti è come essere a Roma e non fermarsi a contemplare il Colosseo.
E non solo per l’estrema bellezza della Ceroxylon quindiuense e del paesaggio montagnoso su cui dimora – la peculiarità di questo tipo di palma è quella di crescere esclusivamente ad altitudini elevate - o perché è stata dichiarata albero nazionale e simbolo del paese da quasi trent’anni, ma anche e soprattutto perché l’albero secolare è purtroppo in via d’estinzione e la Valle del Cocora, porta d’accesso al Parque Nacional de los Nevados, è uno dei suoi santuari privilegiati.
Il punto di partenza per un’escursione in giornata alla valle è Salento, il municipio più antico del dipartimento del Quindio. Un pittoresco villaggio situato a 1800 metri di altezza che si caratterizza per le stradine ciottolate di tradizione paisà e l’architettura coloniale delle case dalle facciate colorate. Sulla piazza principale stazionano le jeep Willis...

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