martedì 22 ottobre 2024
 
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La primavera fa fiorire il Ticino

Maggio 2020 – Il clima mediterraneo della Svizzera italiana permette alla flora subtropicale di crescere splendida e rigogliosa, alternando fioriture esotiche, natura fiorita e natura selvaggia.
 
Parco delle Camelie, Locarno
Tra parchi e giardini, un’attrazione internazionale, sia per il suo alto valore paesaggistico che per i suoi preziosi contenuti botanici, è il Parco delle Camelia di Locarno. Il parco, inaugurato nel 2005, è strutturato in maniera molto scenografica, tanto che recentemente il parco ha ricevuto il premio Gardens of Excellence della Società internazionale della Camelia e fa parte della rete dei Gardens of Switzerland, che riunisce i più bei giardini della Confederazione.
 
Parco Botanico San Grato, Carona
Il Parco botanico di San Grato, a soli dieci chilometri da Lugano, vanta un panorama eccezionale sulle vette della catena alpina. Lì, i colori e i profumi delle azalee, delle camelie e dei rododendri vi faranno vivere emozioni indimenticabili. Si accede al parco percorrendo il cosiddetto "sentiero dei fiori", che inizia dalla vetta del Monte San Salvatore e prosegue in direzione del parco attraversando il nucleo di Carona. All'interno del parco vi è inoltre una villa, ora sede di un bar e di un ristorante.
 
Isole di Brissago
Le Isole di Brissago, sul Lago Maggiore, costituiscono il Parco botanico del Cantone Ticino ed hanno una storia molto particolare. Nel 1885 la baronessa Antonietta Saint-Léger trasformò le isole in dimora dove convennero pittori, scultori, musicisti, scrittori. Nel 1927 il nuovo proprietario, il commerciante amburghese Max Emden, fece costruire l'attuale palazzo, la darsena e il bagno romano, potenziando sull’Isola Grande la coltivazione di piante esotiche, come azalee, rododendri, palma giapponese, camelie, banano giapponese, bambù, ginkgo, protee del Sud Africa. L'Isola Piccola, invece, è ricoperta da vegetazione spontanea, mantenuta allo stato naturale.
 
Parco botanico del Gambarogno, a Vairano, San Nazzaro
Sulla Riviera del Gambarogno, tra Piazzogna e Vairano, si estende una superficie complessiva di oltre 17.000 metri quadrati, dove sorge un parco che contiene circa 950 qualità diverse di camelie e quasi altrettante di magnolie, azalee, peonie e rododendri, attorniate da pini, ginepri, edere e abeti esotici.
 
Parco Monte Verità, Ascona
Il Parco Monte Verità di Ascona è stato donato al Canton Ticino dal barone Eduard von der Heydt nel 1964. Il parco, frequentato nel corso del tempo da ospiti di spicco quali Herman Hesse, Rainer Maria Rilke, Erich Maria Remarque e lo psicanalista Otto Gross, è ricco di piante esotiche.
 
 
Parco Scherrer, Morcote
Visitando il parco ideato da Arthur Scherrer, facoltoso commerciante, si ha l'impressione di entrare nel giardino delle meraviglie. Qui arte e vegetazione si sono fuse mirabilmente: passeggiando tra il fresco di caratteristici fusti prealpini, mediterranei ed esotici, si possono ammirare sculture e creazioni artistiche, originali e imitazioni, ispirate a epoche e culture più o meno lontane. Al suo interno sorgono inoltre la Casa del Tè siamese, detta anche la "Casa delle 10.000 delizie", e un piccolo tempio egiziano.
 
Parco Ciani, Lugano
Affacciato sulle rive del Ceresio, a pochi passi dal movimentato centro di Lugano, si estende il Parco Ciani, parco civico della città, suddiviso in due zone ben distinte. La prima ha caratteristiche sia del "giardino all'italiana" che del "giardino all'inglese". La seconda parte ha un carattere più naturalistico della precedente, con essenze arboree autoctone. All'interno di Parco Ciani si ergono anche diversi edifici: la Villa, sede del Museo Civico di Belle Arti, il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale.
Parco degli Ulivi, Lugano
Il Parco degli Ulivi si trova a Castagnola, sul fianco del Monte Brè, e si estende su una superficie di 20.000 metri quadrati. Il clima mite favorisce una vegetazione fatta da ulivi, cipressi, alloro, rosmarino, oleandri e altri arbusti. Vi si accede dal Sentiero di Gandria o dal Sentiero dell'olivo, che si snoda tra Gandria e Castagnola lungo il lago, tra boschi e uliveti. Il percorso lungo 7 km è arricchito da 18 tavole informative che spiegano la storia e la botanica del luogo.
 
B. P.

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