Gennaio 2015 - Era il 1967, subito dopo la fine delle riprese del film Gli ammutinati del Bounty, quando Marlon Brando acquistò l’isola di Tetiaroa, un atollo situato cinquantanove chilometri a nord di Papete, capitale della Polinesia francese.
Fu un vero e proprio colpo di fulmine per l’attore che con l’acquisto di Tetiaroa coronò il sogno della sua vita, fissando la sua dimora sull’atollo fino ai primi anni novanta.
Il suo desiderio era quello di preservare la naturale bellezza, la biodiversità e la ricchezza culturale dell’isola, con le sue spiagge di arena bianchissima, i suoi ondeggianti palmeti di cocco, gli uccelli dagli strabilianti colori e le scintillanti lagune. Un paradiso naturale in terra che Marlon Brando era determinato a difendere trasformandolo in un esempio di sostenibilità.
E nel 1999, in società con Richard Barley, un residente di Tahiti che condivideva con l’attore la passione per l’ambiente e che aveva realizzato alcuni dei più bei resort di tutta la regione, iniziò la progettazione di THE BRANDO, un esclusivo resort di lusso, modello pioneristico di tecnologia sostenibile con l’utilizzo di condizionatori ad acqua di mare e di energia rinnovabile, che lo scorso sei gennaio ha annunciato la sua adesione, in quanto membro fondatore, alla National Geographic Unique Lodges of the World, l’ultima iniziativa della National Geographic Sociaty nell’ambito delle esperienze dei viaggi di classe.
Il resort propone trentacinque ville di lusso in cui sentirsi come a casa propria, senza nulla togliere al fascino di trovarsi su un atollo nel bel mezzo...