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Tutti i guadagni delle povere, ricche agenzie viaggi (alla faccia della privacy!)

Novembre 2020 - Sono anni che veniamo ossessionati da una parola che ci fa paura: "privacy"! Sempre e ovunque... firmiamo, autorizziamo, sottoscriviamo moduli lunghi come la famosa carta igienica da 7 piani senza mai averne letto nemmeno uno. E' per questo che ha stupito un pò tutti quando online è apparso l'elenco dei contributi che sono stati devoluti ad agenzie viaggi e tour operator, uno dei settori in assoluto più colpiti... il motivo è semplice: tanto per fare un esempio, un parrucchiere ha lavorato e guadagnato fino al lockdown, per poi riaprire, lavorare e guadagnare, poco o tanto che sia.
Nel settore dei viaggi purtroppo no: i viaggi annullati da marzo in poi non hanno più maturato il guadagno previsto in fase di vendita (la legge ha sostituito gli acconti con dei voucher validi 18 mesi), azzerando di fatto ogni utile. Cassetto vuoto, per capirci, ma in più zero guadagno su tutto il lavoro fatto prima (vendite per l'estate ad esempio), durante (cancellazioni e annullamenti andavano seguiti con enorme dispendio di energie) e dopo (creazione dei voucher, procedure di rimborso verso le compagnie aeree per tutti i biglietti già emessi, ecc).
Per il turismo non c'è alcuna riapertura come per gli altri settori, e il motivo è semplice: non c'è nulla (o quasi) da vendere, tra chiusure di paesi, quarantene, tamponi da fare prima e dopo il volo, regole e limitazioni di tutti i tipi, tra cui la peggiore: non si puà viaggiare per turismo, ma solo per altre necessità.
A questa chiusura-non chiusura per fortuna qualcuno ha pensato bene di istituire un fondo di emergenza per compensare le enormi perdite derivanti dalla cancellazione di tutti i viaggi... ed è qui che nasce il divertentimento: nei social dedicati al...

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