martedì 23 aprile 2024
 
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Volevo solo il mio lettino (e la mia spiaggetta)...

Maggio 2020 - Fino all'anno scorso questo prato sul lago era uno dei miei salvagenti preferiti. A 20 km da casa, prendevo e partivo quando volevo raddrizzare giornate storte o fare il pieno di luce. C'era un'area attrezzata con lettini, ma tutto il resto era libertà verde. Pagavi 3 euro per entrare, ti portavi la tua branda od asciugamano e ti posizionavi dove volevi. Libera di scegliere, di stare e, pure, di risparmiare.
Oggi arrivo e non è più così. Un:opera geometrica, soffocante nella sua millimetrica metratura asfissiante. Non puoi più fare nulla di quello che facevi e sei obbligata, per entrare, a spendere almeno 8 euro per un lettino singolo, senza ombrellone. Altrimenti il prezzo cresce di 4 euro. Dal venerdì alla domenica tutto lievita ulteriormente.
Chi ti riceve alla cassa ti noleggia un semplice lettino, ma ora pomposamente tu occuperai un lotto. C'è il lotto singolo, quello doppio, quello due+due... un sacco di combinazioni che ti fanno girare la testa. Non puoi scegliere, ma scelgono per te. Poi non puoi più spostarti, anche i movimenti del lettino sono controllati a distanza.
Non c'è nessuno, ma ti dicono che la prossima volta è meglio se prenoti. Gli spieghi che sarà difficile che ci sia una prossima volta perché un prezzo quasi triplicato in cambio di una finta libertà è un po' troppo.
Il gestore mi spiega che è colpa del Governo, questo era un posto per 700 persone, ora le nuove disposizioni ne consentono solo 200. Quindi in qualche modo occorre fare quadrare i conti. Ed in effetti il prezzo triplicato è un'ottima partenza per la matematica, ma non credo per il business. Gli dico che se lui ha un terzo dei posti non è che a noi il Governo ha triplicato gli...

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