Maggio 2017 - Alessia Marcuzzi e Rudy Zerby a Visso e San Ginesio: «VENITE A VISITARE QUESTI LUOGHI, C’È BISOGNO DI VOI!»
I due in visita con Touring Club Italiano nei borghi Bandiera Arancione colpiti dal sisma ma che si vogliono rialzare, anche grazie al turismo. Una giornata speciale per gli abitanti di Visso e San Ginesio che, ieri, hanno ricevuto la visita a sorpresa di Alessia Marcuzzi e Rudy Zerbi. Alessia e Rudy hanno chiesto al Touring Club Italiano di essere guidati in alcuni dei borghi Bandiera Arancione colpiti dal sisma. «Non abbandonate questi luoghi, visitateli e supportateli». Questo è il messaggio che i due conduttori televisivi hanno voluto trasmettere attraverso i loro social a tutta l’Italia.
Prima tappa a San Ginesio, un borgo Bandiera Arancione costruito su un colle circondato da mille sfumature di verde. «Lo chiamano non a caso il balcone dei Sibillini» sorride il sindaco Mario Scagnetti «Dall’altra parte si vede il Conero che si butta nel mare: basterebbe questa visione per giustificare una gita a San Ginesio. Eppure, anche qui, come in tutte le Marche e anche in Umbria, la gente non viene più. Ha paura. È passato il concetto che siamo regioni pericolose. Ma noi abbiamo bisogno del turismo». Certo, non tutto può essere bello come prima. La facciata della preziosa Collegiata è puntellata di tiranti che hanno evitato il peggio, ma le parole del sindaco sono chiare a tutti tanto che Rudy e Alessia improvvisano un video invitando a venire a vedere con i propri occhi. «Ci siamo già innamorati di questo posto» registra Rudy. «Qui a San Ginesio abbiamo evitato il peggio, ormai quasi tutto il centro storico è stato riaperto e solo quattro attività sono ancora delocalizzate» conclude il sindaco.
Visso, borgo dei Sibillini, incastonato in verdissime vallate, è la seconda e ultima tappa della giornata. Qui l’atmosfera è assai diversa: nessuno può entrare nel centro storico se non scortato dalle forze dell’ordine perché Visso è stato fortemente colpito, più del 90% degli abitanti ha, infatti, lasciato il paese. Eppure Alessia scrive su Instagram «Visso, sei ancora così bella», ed è vero, c’è comunque ancora tanta bellezza in quelle finestre silenziose, nelle pietre antiche, nel campanile del 1100 che è ancora in piedi. E c’è bellezza anche nella storia dei manoscritti di Giacomo Leopardi, che per strani casi del destino erano finiti nel museo locale, vanto di Visso, e sono stati subito trasferiti, dopo la prima scossa, a Bologna e poi agli Uffizi. Qui da ricostruire c’è tanto e tutto il borgo medievale è da salvare. «Ricostruiamo così com’era? Facciamo dei falsi storici?» chiede e si chiede il sindaco Giuliano Pazzaglini. «L’unica cosa certa è che noi cerchiamo di spiegare perché vogliamo tornare qui. Sarebbe più semplice abbandonare tutto. Ma noi non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo».
Novembre/Dicembre 2016 – Tra un giorno di pioggia e una calda giornata autunnale, non possiamo certo dire di esserci completamente dimenticati delle vacanze estive.
Nel sud Italia ancora si va in spiaggia, eppure, in giro, sono già evidenti i segni del Natale!
In città i supermercati hanno ormai da tempo esposto panettoni di ogni marca e gli acquirenti più organizzati hanno iniziato a comprare i primi regali per evitare i grandi assalti ai centri commerciali nel mese di dicembre.
Ancora più evidente è l’arrivo del Natale al lago.
A Desenzano del Garda è stato inaugurato il 22 ottobre il villaggio di Babbo Natale, che resterà aperto fino al 9 gennaio.
Sul lago Maggiore, invece, a Ornavasso, in provincia di Verbania, sarà aperta proprio a novembre la grotta di Babbo Natale. Non mancheranno inoltre altre attività quali il presepe, la visita alle renne del parco e l’acquisto di qualche pensierino natalizio nei mercatini coperti e riscaldati del Paese dei Balocchi in piazza XXIV Maggio.
Anche al mare non tardano i festeggiamenti: a Finale Ligure è tutto pronto per il Natale di GiuEle. Da sabato 12 novembre a domenica 8 gennaio, infatti, nella vallata di Calvisio, lungo l’antica via romana Julia Augusta, si troverà un altro splendido villaggio natalizio dove stanno per partire tante nuove iniziative tra cui il Regno del Ghiaccio, il Labirinto dell’Avvento, la Tenda Magica e numerosi spettacoli per famiglie.
Insomma, tutto è pronto per le feste e, a quanto pare, anche a Babbo Natale quest’anno toccherà di fare gli straordinari!
Veronica Elia
Maggio 2016 – Basta poco per ricordare quali grandi ricchezze gastronomiche e paesaggistiche il nostro Belpaese possieda!
Da Milano, non occorre spostarsi di centinaia di chilometri per godere di un po’ d’aria pulita e di un meritato riposo, a volte tutto questo si trova poco più in là del nostro naso.
Dovendo ancora usufruire di un regalo di compleanno di molti mesi fa, ho colto l’occasione per fare una gita fuori porta alla scoperta del Monferrato, dove si possono, senza dubbio,trascorre ore liete all’insegna del gusto e della natura.
Proprio a proposito di gusto, a Rosignano Monferrato, in provincia di Alessandria, ho preso parte ad una degustazione organizzata in collaborazione con il Bed & Breakfast I Castagnoni e la Cantina La Ca’ Nova di Cella Monte, un comune limitrofo.
Una volta giunta alla prima struttura, caratterizzata da interni arredati secondo uno stile antico e circondata da un giardino ben curato, sono stata omaggiata con una bottiglia di vino bianco di produzione propria e di notevole qualità.
Passeggiare per il cortile, soffermandomi qua e là sotto un porticato, mi ha dato l’impressione di trovarmi in un luogo non governato dalle leggi del tempo, offrendomi così la possibilità di apprezzare un paesaggio completamente diverso da quello urbano.
Dopo qualche fotografia e la promessa per il futuro di prenotare un soggiorno presso I Castagnoni, mi sono diretta verso Cella Monte dove, ad attendermi, non ho notato nessuna insegna ad indicare La Ca’ Nova, ma soltanto uno spartano cartello con scritto “Vendesi uova fresche. Suonare”.
Siccome l’indirizzo era corretto ho suonato il campanello e ad accogliermi ho trovato la signora Ester, padrona di casa e proprietaria della cantina vinicola.
Innanzitutto Ester mi ha mostrato la cantina della quale mi ha colpito il cosiddetto infernot, termine che, in piemontese, si riferisce ad un locale sotterraneo scavato all’interno della roccia in cui appunto si conservano cibi e bevande. Con grande passione la proprietaria mi ha poi spiegato non solo i processi di vinificazione ma anche la storia della sua famiglia che molti anni prima aveva trovato nel Monferrato il territorio adatto per dar vita ad una piccola azienda.
Di fatto, le modeste dimensioni della cantina e la scarsa notorietà dei suoi prodotti, non sono dovute tanto ad un discorso qualitativo, ma piuttosto alla limitata conoscenza da parte dei turisti di questo territorio. In Piemonte, appunto, i visitatori accorrono soprattutto per degustare i più conosciuti prodotti delle Langhe, anche se, a dire il vero, essi derivano dalle medesime materie prime usate nel Monferrato.
“Siamo una realtà indietro di circa trent’anni rispetto alla zona delle Langhe” sottolinea Ester, “ma teniamo duro perché crediamo nella qualità che offriamo ai nostri clienti”.
Ed anche durante l’assaggio di una selezione di vini, salumi e formaggi locali, è proprio la qualità la principale caratteristica che salta all’occhio, o meglio al palato!
Non bisogna poi trascurare il lato economico: dando uno sguardo al listino dei prezzi, si può subito notare che anche i costi delle singole bottiglie sono estremamente vantaggiosi.
Insomma, impossibile lasciare Cella Monte senza acquistare almeno un souvenir, nella speranza che piccole aziende come La Ca’ Nova, portatrici di un’immagine positiva dell’Italia, possano farsi conoscere sempre più non solo all’interno del mercato nazionale, ma anche di quello internazionale.
Veronica Elia