sabato 27 luglio 2024
 
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Luglio 2019 - Roma è la città eterna, i suoi primi figli furono Romolo e Remo... per poi trasformarsi da miti storici in miti calcistici o meglio in Re... Falcao e Giannini furono i primi, poi lo scettro venne ceduto a Totti e De Rossi che se si fossero candidati a sindaco di Roma avrebbero stravinto. Nel 2017, Totti ha lasciato l'attività agonistica, per entrare nello staff dirigenziale giallorosso. Nel 2019 De Rossi viene "obbligato" a lasciare la Roma a 36 anni e di conseguenza Totti sbatte la porta e abbandona la scrivania.
Dopo 1402 presenze con la Roma e 350 gol in due, le ultime due bandiere, vengono ammainate, fra la rabbia del popolo romanista che si è visto privato dei suoi gioielli più preziosi, coloro che hanno sputato sangue giallorosso. Da un lato se la rabbia ha prevalso, ha fatto sì che uscisse un lato romantico in un calcio comandato dai soldi degli sceicchi.
Romanticismo che ci hanno fatto vivere le azzurre al mondiale di calcio femminile di Francia, dopo ventotto anni hanno preso parte alla rassegna iridata. Sono uscite ai quarti di finali contro l'Olanda. Il simbolo è stata Sara Gama capitana azzurra, che qualche "coglione" si è divertito a schernire per via del colore della pelle, in quanto secondo lui non attribuibile alla razza pura. Dimenticandosi che il ventennio è passato da decenni. Con l'auspicio che questo sia il primo passo verso il professionismo e che queste ragazze abbiano la visibilità che meritano.
 
Matteo Anobile

Giugno 2019 - La Champions dopo quattordici anni è tornata a dipingersi di red(s) grazie a un 2-0 sugli Spurs, Klopp vince la sua prima Champions, dopo averla persa nel derby tedesco del 2013. All'epoca allenava il Dortumund e perse 2-1 con il Bayern, ma il tempo è galantuomo è regala sempre la seconda possibilità.
L'Europa League ha anch'essa parlato inglese, con un maestro italiano un tale Mr. Sarri che con il Chelsea ha calato il poker sui Gunners e dopo vent'anni, un allenatore italiano ha vinto l'ex Coppa Uefa. All'epoca il trionfatore, fu Malesani con il Parma, nel 3-0 di Mosca sul Marsiglia.
In Italia, la prima panchina ha vissuto il primo ribaltone, Conte all'Inter, subentrato a Spalletti che è entrato in Champions come la stagione 17/18, all'ultima preghiera soprattutto, grazie ai salvataggi di (San) Handanovic.  Anche Allegri ha tolto il disturbo da Vinovo, dopo quattro stagioni e undici trofei (tutti in ambito nazionale). Sarri è in pole.... ma il mister saprà imitare Hamilton? e mantenerla?
A Milanello, Gattuso (da gran signore) ha salutato la truppa, rinunciando ad un oneroso contratto, tutelando il suo staff in primis. I malpensanti. facciano pure della dietrologia, ma in quanti lo imiterebbero? Assieme a lui ha smontato la tenda anche Leonardo, attratto dalle sirene estere. A Maldini, Gazidis ha affidato le chiavi per la ricostruzione e il primo mattone sarà Marco Giampaolo...il rivoluzionario tecnico abruzzese si troverà davanti all'occasione della vita.
La Roma sta cercando l'allenatore, la Lazio ha confermato: Simone Inzaghi sempre più leader in un gruppo che ogni anno viene smontato, ma lui riesce sempre ad assemblare i cocci.
Adesso che si sistemeranno le panchine, partirà il valzer dei giocatori che cambieranno maglia...attenzione a Chiesa e Barella... ne vedremo delle belle.
 
Matteo Anobile
 

 

Maggio 2019 - Il 12 marzo 2017 Cristiano Ronaldo con una tripletta all'Atletico Madrid ha portato i bianconeri in paradiso, sembrava che Madrid fosse una meta raggiungibilissima, dopo aver trovato l'Ajax ai quarti di finale, sembrava che la strada fosse in discesa. Anche lo juventino più scaramantico aveva addolcito i suoi pensieri e quasi quasi, il volo non sembrava fosse pindarico, ma potesse decollare verso Madrid-Barajas.
Ma nel match di andata i temibili ragazzini, o i nipotini di Crujff (a discrezione del lettore) hanno fermato i bianconeri sull'1-1, impartendogli una lezione di calcio, mitigata dal palo di Duglas Costa. Nel match di ritorno a Torino, i baby-Lanceri si sono presentati a allo Stadium senza timori reverenziali, dopo che il solito gol di CR7 pareva averli gelati, hanno iniziato a giocare a pallone emulando l'Olanda del 1974, tanto da mandare in bambola i bianconeri. 
Il 2-1 finale per Ajax è stato fin troppo stretto, eliminando il passato e il presente di CR7 (Real agli ottavi, Juve ai quarti!) e candidandosi, da Cenerentola dalla competizione a principessa finale.
L'Ajax italiana è rappresentata dall'Atalanta, una squadra che non ha paura di nulla, i Gasp-boys per il terzo anno consecutivo sono vicini a conquistare l'Europa, rimanendo addirittura in corsa per l'accesso della Champions. Ogni anno valorizza giocatori, Kessie, Gagliardini, Conti su tutti, attingendo dal settore giovanile. Questi sono i due esempi lapalissiani che la progettualità è alla base di tutto e non sono le banconote ad andare in campo.
Milan e Inter sono avvisate, la Champions League te la devi conquistare sul campo, non basta il nome o il blasone (che da anni ormai è ingiallito) perché le panchine scottano, Gattuso e Spalletti rischierebbero di rimanere in piedi al prossimo giro.
 
M. Anobile
 
Aprile 2019 - Torna di scena a Lugano la seconda edizione del Samsung Open, il torneo WTA di nuovo con la mitica campionessa Martina Hingis come ambasciatrice. Si alzerà il sipario al TC Lido di Lugano dall'8 al 14 aprile, e tra le atlete presenti ci sarà la paladina di casa Belinda Bencic (WTA 23), e almeno 25 rappresentanti delle prime 100 al mondo.   La ventunenne Belinda Bencic (WTA 23) si sta gradualmente avvicinando alla vetta della classifica e  sarà la star del torneo: con la sua performance al fianco di Roger Federer alla Hopman Cup e il suo terzo titolo WTA ottenuto a Dubai (dove ha battuto, tra le altre, anche quattro delle prime dieci giocatrici al mondo), è tornata ad altissimi livelli. "Non vedo l'ora che arrivi l'atmosfera familiare del Samsung Open di Lugano", afferma Belinda. "Ho pochi punti da difendere sulla terra, posso giocare rilassata e grazie al tifo di casa spero di andare molto lontano." Non solo Bencic, la Svizzera infatti è fortemente rappresentata nel torneo di casa: con Stefanie Vögele (WTA 80), sorprendente semifinalista dello scorso anno; Viktorija Golubic (WTA 103), eroina della Fed Cup nell'ultima partita contro l'Italia; Timea Bacszinzsky (WTA 114) che grande combattente che rientra dall’infortunio dello scorso anno, con l’emergente Jil Teichmann (WTA 154) e Ylena In-Albon (WTA 183), quest’ultima che si allena in Ticino e si sta ritagliando un posto importante a livello internazionale.
Tra le atlete di livello mondiale che vogliono aggiudicarsi il titolo, sono ben quattro, oltre a Belinda Bencic, tra le migliori 35 stelle. La posizione numero 21 è occupata dall’estone Anett Kontaveit, che guida la classifica delle presenti, seguita da Carla Suarez Navarro (ESP, WTA 26) e Dominika Cibulkova (SVK, WTA 34). La semifinalista dello scorso anno Camila Giorgi (WTA 30) darà a Lugano un tocco di "italianità". Anche se le due finaliste della passata edizione non saranno presenti, la direttrice del torneo Geraldine Dondit è certa che quest'anno il Samsung Open aprirà nuovamente le porte ad una nuova stella: "Siamo ancora una volta molto entusiasti dei grandi nomi che si sono annunciati per il nostro torneo. Sono curiosa di scoprire chi creerà un exploit quest'anno. "
I biglietti per la seconda edizione del Samsung Open (da CHF 15.-) sono disponibili su www.ticketcorner.ch e presso numerose agenzie di biglietti. Per i posti VIP o sedia a rotelle, scrivere a VIP@samsungopen.ch o ticketing@samsungopen.ch
Marzo 2019 - La Juve prima del match di ritorno dell'Allianz Stadium, era come un paziente in stato di coma irreversibile, con un Allegri in subbuglio che ostentava tranquillità, sperando che CR7, gli levasse le castagne dal fuoco.
Il portoghese con una tripletta e una prova superba dei suoi compagni hanno sovvertito il il 2-0 dell'andata contro l'Atletico. Restando in corsa per arrivare al tappone finale di Madrid e per provare a riportare a casa, quella coppa che manca da ormai ventitre anni.
Nel mezzo ben cinque finali perse, il portoghese è stato preso per questo, dato che il campionato è terminato a dicembre. L'enorme vantaggio sul Napoli, fa si che per i bianconeri le prossime partite saranno poco  più che amichevoli, e sicuramente ci scapperà qualche sconfitta inaspettata.

Una rivelazione di questo inizio 2019, è il Milan. Gattuso si è trasformato nel mago Silvan, estrando da un cilindro un sorprendente coniglio. Gli innesti si sono rilevati azzeccati, Paquetà in mezzo al campo ha dato qualità, con  Piatek invece si è trovato  quel centravanti che mancava da anni, il pistolero arrivato da Genova a colpi di "pum-pum" è diventato l'idolo della sud. Oltre al milanismo che Gattuso ha trasmesso ai rossoneri. La presenza di Paolo Maldini, ha infondato sicurezza alla squadra e coloro che ne hanno giovato, sono Musacchio e Romagnoli i quali con le loro iniziali hanno eretto un muro difensivo invalicabile. La presenza di Leonardo nel settore tecnico ha ridato uno spessore che negli ultimi anni al Milan è mancata. Se il diavolo dovesse centrare l'obiettivo minimo, ovvero la Champions League, allora si potrà parlare di un capolavoro gattusiano.

Matteo Anobile

 
Agosto/settembre 2018 -  Il Milan come l'Araba Fenice è risorto dalle ceneri lasciate da Lee e dai suoi soci di sventura, Fassone e Mirabelli, sopratutto il primo che vorrebbe 10 milioni di buonauscita...come premio produzione.
Ora con il fondo Elliot (Paul Singer), il nuovo diavolo sembrerebbe piu' solido, con a capo l'ex presidente dell'Eni: Paolo Scaroni (presidente protempore), Leonardo tornato in pompa magna come direttore tecnico. Il brasiliano dopo anni di apprendistato con Galliani ora mette in pratica le competenze acquisite. In panchina confermato Gattuso, a guidare una squadra simile a quella stagione passata, con un Caldara e Higuain in più e un Bonucci in meno.
In casa Juve è tornato il figliol prodigo Bonucci, smanioso di tornare a casa, dopo l'esilio dorato di Milano,con annessa fascia di capitano al braccio. Attratto dal colpo dell'estate, CR7 arrivato in Italia a dare lustro al nostro campionato. L'ultima grande star fu Ronaldinho nel 2008, arrivato dal Barcellona al Milan.
L'Inter con Naingollan, Politano e la banda croata, alla quale potrebbe aggiungersi Modric, anche se il rapporto maggiormente rafforzato dai nerazzurri è la difesa. Gli arrivi in blocco di Versaliko,Asamoah e De Vrij ne sono la prova tangibile, senza di menticare Lautaro Matinez, nuovo attaccante connazionale di Icardi.
Per concludere complimenti alla Francia multietnica, campione del mondo a Russia 2018, una lezione di integrazione, dalla quale Salvini potrebbe imparare come gli immigrati non siano merce, ma bensì risorse se venissero ben integrati. Una nazionale che ha in rosa il futuro numero 10 dei numeri 10, Mbappè, guarda caso anche'egli di colore e chi lo andrebbe a dire al buon Matteo se la mia profezia si avverasse?

Matteo Anobile
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