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Giugno 2017 Capitolo finale. Cardiff e il Millennium Stadium,  per la Juve sembrava potesse essere il luogo da cui rinverdire la sua cupa e grigia  storia europea, offuscata da troppe finali perse, arrivata spesso alla cerimonia di gala, ma con l'abito sempre inadatto, come se il sarto sbagliasse sempre qualcosa.

E dire che a giocarsi la nona finale dell sua storia ci è arrivata con pieno merito, due gol subiti, in 13 partite, sono un ottimo biglietto da visita per cenare al tavolo con i grandi, anche se davanti hai il Real Madrid che è ancora piu' grande, di grande è galacticos, l'aggettivo qualificativo si amplifica.

Ma la Juve nel suo percorso ha disintegrato o disintegratos (aggiungiamoci la esse spagnola!!) i maestri del gioco del calcio dell'ultima decade, il Barcellona, a Torino nel quarti di finale con  un secco e perentorio 3-0 che  non ha ammesso repliche. Al Nou Camp la Juve ha gestito al meglio senza rischiare nemmeno tanto e con un orgoglioso 0-0 è arrivata in semifinale, dove in un sol boccone si è gustata il Monaco.

A quel punto tutti convinti (nonostante l'avversario) che il Galles sarebbe stata terra di conquista per riportare sotto la Mole dopo 21 anni la coppa dalle grandi orecchie, dopo sei anni di dominio assoluto e incontrastato in Italia, si sarebbe chiuso un cerchio e invece....

La partenza è stata buona per 20' il Real è stato anche domato, fino a che il suo principe Ronaldo, con un tiro da fuori ha messo la palla nell'angolino dove Buffon non ci è arrivato. Nemmeno 7' e Mandzukic con una rovesciata degna delle figurine Panini ha riequilibrato il match che è stato ben interpretato fino al 60'.

Fino a quel momento Buffon di parate non ne ha fatte, ma poi il maggior tasso tecnico è emerso, Casemiro con un tiro da fuori area (come quello fatto al Napoli) ha trovato il 2-1 e la luce si è definitivamente spenta. La mezz'ora finale per la Juve è stata un agonia senza fine, altri gol presi (Ronaldo e Asenzio) un espulso (Cuadrado) e c'era la netta sensazione che quando il Real si riversava nella trincea Juventina, il fortino bianconero oltre a crollare, avesse anche  abdicato per manifesta inferiorità.

Al triplice fischio dell'arbitro, per i bianconeri il numero ricorrente è stato il sette come le finali perdute, per i Blancos il 12, come la Champions League conquistate, Buffon a fine partita non sembrava lucidissimo infatti ha parlato di episodi, purtroppo in quei momenti in preda allo sconforto non si percepisce la realtà dei fatti.

La secondo sconfitta l'ha avuta il comune di Torino nell'organizzare in piazza San Carlo un megaschermo, le cui note conseguenze sono state sotto gli occhi di tutto. Anche in questo caso ha vinto il Real che con buon senso ha aperto il Bernabeu, in modo che la finale la si potesse vedere seduti comodi senza il rischio di incidenti...diciamo che è stata una debacle calcistica e non, sotto tutti i punti di vista.

Due parole ci vogliono anche per Totti che dopo 25 anni e piu' di 700 partite lascia la Roma, il 28 maggio all'Olimpico a margine della vittoria per 3-2 sul Genoa che ha portato i giallorossi in Champions, evento secondario, Roma era tutta stretta attorno al suo Capitano, quel numero 10 che da agosto non avrà piu' la scritta Totti. La Roma era Totti e Totti è la Roma, si è spezzato un legame che rimarrà indissolubile nel cuore degli appassionati di calcio e come diceva una cantante bolognese per un altro grande numero 10, da quando non giocherà piu' Totti non sarà piu' domenica.

Matteo Anobile

Maggio 2017 – Il mese di maggio si è aperto con una grande notizia per gli appassionati di surf e per gli sportivi italiani: Francisco Porcella ha vinto l’Oscar 2017 del surf.
Il surfer italiano, durante la cerimonia tenutasi la notte del 30 aprile a Huntington Beach, in California, ha ricevuto il XXL Biggest Wave Award Champion per aver cavalcato l’onda più alta della stagione (22 metri).
E’ la prima volta che un italiano conquista questo prestigioso titolo, ma come non premiare l’incredibile impresa di Porcella che il 28 febbraio 2017 a Nazaré, in Portogallo, ha surfato l’equivalente di un palazzo di otto piani?
Oltre agli addetti ai lavori e ai professionisti del settore, ad acclamarlo c’è anche il web: sono infatti numerosi i video e gli articoli a lui dedicati che circolano sui social network.
Da parte sua, Francisco, non ha nascosta la propria gratitudine: “Pazzesco ricevere tutto questo affetto, non me lo aspettavo”, ha commentato.
Inoltre, sembra che la sua brillante carriera sia destinata a proseguire, il surfer debutterà infatti nella lega mondiale delle onde giganti della World Surf League dopo un periodo di allenamento in Perù; non mancherà poi di partecipare alle gare delle Qualyfing Series per poter accedere al Championship Tour.
Che l’obiettivo sia Tokyo 2020?

Veronica Elia

Maggio 2017 - Champions, un trono per quattro, una spagnola sicuramente in finale contro Juve o Monaco. E intanto in Italia proprio la Juve sta per aggiudicarsi il 6° scudetto consecutivo, un vero record.

Siamo al ballo finale per vedere chi sarà la regina d'Europa 2017, le semifinali saranno il derby di Madrid (Real-Atletico) e Juve-Monaco, con una concreta possibilita' da parte dei bianconeri di trionfare nella massima competizione europea dopo 21 anni di attesa.

Anche se un occhio di riguardo il Monaco lo merita assolutamente, in primis per essere arrivato fino a qui, ciò sta a significare che è una realtà da prendere con le molle. Inoltre fra le sue file annovera il futuro crack del calcio mondiale quel Mbappe che mezza Europa vorrebbe ed è giovanssimo, un classe 99 dalle potenzialità enormi.

L'altra semifinale è un classico d'Europa, infatti nelle ultime 4 stagioni, questa è la terza volta che si affrontano le due squadre di Madrid, i due precedenti risalgono a due finali, nel 2014 e 2016 entrambe vinte dai "blancos" ma Simeone vorrà la rivincita su Zidane.

In italia senza grossi patemi la Juve si appresta a vincere il 6° scudetto consecutivo, un record assoluto nessuo ci è mai riuscito, dopo i 5 consecutivi del grande Torino e quelli dell'Inter di Mancini e Mourinho, anche se uno venne regalato dalla FIGC.

La forza della Juve in Italia si contrappone alla mancanza di avversarie vere, se nel 2012 i bianconeri vinsero al fotofinish contro il Milan da allora, non hanno avuto avversari, in cinque anni ha dato 61 punti alle seconde considerando che il distacco sia destinato ad aumentare, dato che il campionato 2016/17 non è ancora finito. In media sarebbero piu' di 10 punti a stagione sulla seconda una sorta di due campionati, uno giocato dalla Juve e un altro a parte.

La rivelazione della stagione è l'Atalanta di Gasperini che a meno di cataclismi, dopo 27 anni tornerà in Europa, grazie a un vero e proprio miracolo sportivo.

Assieme ai bergamaschi merita una citazione particolare la Lazio di Inzaghi che nonostante non abbia dei fuoriclasse assoluti, si è conquistata una finale di coppa Italia contro la Juve dopo aver eliminato la Roma nel doppio derby in semifinale e in campionato sta raggiungendo semza troppi patemi la qualificazione in Europa League.

Male la Milano calcistica, con Milan e Inter che giocano al ciapa no per il 6° posto, una Milano che è diventata cinese e il derby di Pasqua è finito in parità grazie alla zampata di Zapata al 97'.

Matteo Anobile

Aprile 2017 - Una dea stupefacente...una Lazio straripante, poi Inter e Milan ... Se ci fosse un premio alla squadra dell'anno, tale premio verebbe dato di diritto all'Atalanta di Gasperini, dopo 30 partite 58 punti e il quinto posto in solitaria in classifica ne fanno di diritto la squadra rivelazione e oggi come oggi vorrebbe dire Europa League senza passare dai preliminari.
Gasperini è arrivato da Genova in sordina, fra mille perplessità , la partenza è stata pessima,nelle prime 5 partite ha totalizzato solamente 3 punti e sul neo mister aleggiava lo spettro dell'esonero.
Poi ha trovato la quadratura del cerchio, creando un orologio dagli ingranaggi perfetti, valorizzando gente come Conti (appetito dai grandi club!!!) come terzino sinistro, Caldara come difensore centrale, già acquistato dalla Juve. 
Spinazzola sulla fascia è un trattore, sicuramente tornerà alla base (Juventus) altro gioiello della casa, l'africano Kessie che come Conti ha parecchi estimatori (Roma in primis!).
A meno di tracolli, l'Atalanta stramerita di andare in Europa, a scapito di Inter e Milan che si apprestano a chiudere un altra stagione anonima, aspettendo il primo derby cinese del sabato di Pasqua, i rossoneri hanno comunque portato a casa un trofeo mentre i nerazzurri in campionato sono stati piu' regolari dei rossoneri, ma hanno fatto una figuraccia in Europa League, e sono usciti ai quarti in Coppa Italia, contro un'altra grande rivelazione, la Lazio che con una squadra low profile è dietro la Roma al 4° posto, merito di un altro grande allenatore, Simone Inzaghi che è diventato allenatore, solo perchè non vi era nessuno disponibile sulla piazza.

Intanto la Juve si appresta a vincere il 6° scudetto di fila...un record assoluto, anche per la mancanza di competitor in grado di contenderle lo scettro.

In coda a meno di stravolgimenti, Pescara, Palermo e Crotone, hanno un piede e mezzo in serie B...

Matteo Anobile

Marzo 2017 - Se giri il mondo e dici di essere italiano, ti ricordano, pizza, pasta, mafia e anche di... Roberto Baggio... si proprio l'ex codino che il 18 febbraio dello scorso mese ha fatto cifra tonda, arrivando a spegnere cinquanta candeline. Baggio è stato un'icona per l'Italia calcistica, nato a Caldogno, ha iniziato a tirare i primi calci nel Vicenza, dove ha subito anche un infortunio gravissimo al ginocchio, nonostante ciò la Fiorentina nel 1986 lo acquistò, a Firenze nacque il mito di Roberto Baggio a livello umano si convertì alla religione buddista.

In campo segnò due gol da fuoriclasse, con dribbling di pregevolissima fattura, uno a San Siro con il Milan nella stagione 87/88 e uno al San Paolo di Napoli, nel 1989/90.

Dopo quattro anni passò alla Juve,  nell'estate 90 partecipo' ai mondiali in Italia e realizzò il suo gol piu' bello in assoluto, quello alla Cecoslovacchia, con il marchio di fabbrica a lui piu' congeniale, ovvero serpentina fra gli avversari e gol da incorniciare.

Alla Juve giocò cinque stagioni, vinse una coppa Uefa,uno scudetto e il pallone d'oro nel 1993, ma nel 1995 dovette lasciare il club torinese, dato che il numero 10, fini sulla schiena di un altro talento, Alessandro Del Piero. Disputò il mondiale americano del 1994, con 5 gol trascinò la nazionale di Sacchi alla finale di Pasadina, persa 3-2 ai rigori con il Brasile, storico il suo errore che cosegnò la coppa ai sud americani.

Berlusconi da sempre ammaliato dai fantasisti lo porto al Milan, per comporre il tridente delle meraviglie con Savicevic e Weah.

In rossonero vinse uno scudetto, realizzando un gol fantasioso ed esteticamente bello con la Samp a San Siro... con il Milan realizzò 13 reti in due stagioni in campionato, dai tifosi era molto amato, ma Capello di ritorno al Milan, non lo vollè piu' avallando la sua cessione a Bologna. In Emilia segnò 22 reti, portanto il Bologna alle porte dell'Europa e si garantì il suo terzo mondiale consecutivo con Maldini in terra francese, dove uno suo quasi' gol ai quarti con i francesi che  non arrivò per pochi centimetri e il sogno semifinale svanì.

Nel 1998, Moratti lo portò all'Inter, in nerazzurro (la sua squadra del cuore!!) giocò poco, complice una sorta confusione societaria, quattro allenatori, il primo anno e il rapporto tutt'altro che idilliaco con Lippi(il secondo anno) fecero il resto. Nonstante ciò all'Inter realizzò due doppiette storiche, Real Madrid e Parma (spareggio per andare in Europa!!) ma non gli valsero la rinconferma.

Nel settembre 2000,ripartì dalla provincia, vicino a casa sua il Brescia di Carletto Mazzone, nella città della leonessa ci restò per quattro stagioni,realizzando 45 reti in 95 partite, portando il Brescia all'Intertoto, in quella squadra giocò da prima con Pirlo, poi con Guardiola e in attacco c'era Luca Toni, tanta classe in provincia.

Nel maggio 2004, Milan-Brescia fu l'ultima sua partita e l'abbraccio con Maldini rimase la sua cartolina (da incorniciare) d'addio al calcio.

Baggio è un patrimonio del calcio italiano, un calcio che non c'è piu', ma la sua proverbiale capacità di soffrire per il rapporto controverso con gli allenatori, al momento giusto sapeva estrarre  il coniglio dal cilindro al momento giusto, ne hanno fatto un campione a 360°.

Matteo Anobile

Febbraio 2017 - Molto probabilmente, per il secondo anno di fila la Premier League parlerà ancora italiano... dopo Ranieri con il suo Leicester,  il Chelsea di Conte sta piano piano avvicinandosi a grande falcate, alla vittoria finale. Il mister leccese, dopo aver preso in mano una squadra reduce da un tredicesimo posto, ha fatto un lavoro psicologico non indifferente, soprattutto sulla testa dei giocatori, fra cui Diego Costa che quest'anno è stato rigenerato, ha poi lanciato Moses, sfruttato la duttilità di Alonso, creando un impianto duttile e granitico.

Da cio' si evince come Conte sia determinante all'interno dello spogliatoio, dal 2011 non sbaglia un colpo, prima la promozione in A, con il Siena, poi tre scudetti consecutivi con la Juve, un onorevolissimo quarto di finale perso ai rigori con la Germania ad Euro 2016 e piu' di un'ipoteca sulla Premier 2017, con i blues del Chelsea.

In ambito nostrano, il campionato non dice granchè se non che la Juve si accinge a vincere il 6° titolo consecutivo, la sorpresa è l'Atalanta che in quasi un intero girone ha vinto 12 partite, perdendone solo tre, avvicinandosi alla zona uefa in maniera prepotente.

Grande lavoro di Gasperini il quale ha plasmato un manipolo di giovani terribili, dimostrando la bontà di questo allenatore nel lavorare con i baby, facendoli diventare appetibili alle grandi piazze ed ingrossando il conto in banca della squadra bergamasca.

Il Napoli di Sarri è uno spettacolo da vedersi, sta praticando il miglior calcio d'Italia e il Real è avvisato, non sarà una passeggiata, anzi i blancos se la dovranno sudare la qualificazione e chissà che Sarri non riesca anche nell'impresa???

Milano sta vivendo momenti calcistici diametralmente opposti, Pioli, con un settebello ha rilanciato l'Inter anche in chiave champions, il Milan è ritornato ai vecchi problemi degli ultimi anni, nel 2017 ha fatto solo 4 punti in cinque partite, roba da serie B, un crollo dopo la vittoria di Doha contro la Juve, ora l'Europa con l'infortunio di Bonaventura rischia di compromettersi anche quest'anno.

 C'è da sperare che la nuova proprietà (se arriverà!!!) riporti il diavolo ai fasti che merita!!!

Matteo Anobile

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