Giugno 2016 – Si è tenuto il 14 maggio il primo Festival Internazionale di Poesia di Milano presso il Mudec di via Tortona.
Un evento che, oltre a porre l’accento sulla letteratura intesa come continua evoluzione di idee e cultura, si è soffermato su quelle tematiche che fanno parte dell’attuale scenario sociale: emarginazione, immigrazione, identità nazionale e globalizzazione.
Il programma dell’unica giornata di festival si è infatti concentrato sulla poesia come forma di terapia per malati e anziani, laboratorio creativo per bambini e possibilità di rivalsa per carcerati.
Ma a spiccare fra le varie proposte della manifestazione, organizzata dall’Associazione MilanoFestivaLetteratura, è stata soprattutto la specificità poetica di ogni nazione che deriva dal contesto socio-politico di riferimento, dalla tradizione e dalla sensibilità tipiche di ogni cultura.
Non è infatti casuale il sottotitolo dell’iniziativa, Il giro del giorno in 80 mondi, che, oltre a riprendere il titolo di un’opera autobiografica dello scrittore argentino Julio Cortazar, ci rimanda immediatamente ad un altro straordinario viaggio: quello fantastico di Jules Verne.
Questa volta però, a differenza di quanto accade nel romanzo Il giro del mondo in 80 giorni, non è stato necessario viaggiare fisicamente per conoscere nuovi angoli della Terra, ma è bastato recarsi in un museo per fare un viaggio di un solo giorno attraverso differenti culture in un mondo che non conosce confini, quello della parola poetica.
Si è potuto così spaziare dalla Turchia alla Polonia con Nazim Hikmet, per poi dirigersi direttamente in America latina e ancora in Siria con Fayza Ismaeil e rivolgere di nuovo l’attenzione ad un altro autore militante come Karim Metref nato in Algeria.
L’Australia, invece, è stata visitata da entrambe le sue facce: la poesia aborigena e quella bianca.
Non poteva poi mancare una tappa attraverso quelle pagine che ci riguardano più da vicino.
Difatti, alcuni interventi sono stati interamente dedicati ad autori italiani più o meno conosciuti come Alda Merini, oppure a quei poeti che mettono a disposizione di tutti le proprie testimonianze sulle tragedie del Mediterraneo contenute nell’antologia Sotto il cielo di Lampedusa.
Un dialogo, quindi, tra diverse culture ma anche tra differenti forme artistiche, in quanto non sono mancati i richiami a discipline quali la danza, la fotografia e la musica.
Inoltre, anche l’intensa collaborazione con festival analoghi in altre parti del mondo, ha permesso di creare una visione fluida della cultura, delle nazioni e della società, ricordandoci come, per dirlo con le parole del poeta spagnolo Gabriel Caleya, la poesia sia un linguaggio universale e “un’arma carica di futuro”.
Veronica Elia
Maggio 2016 - Gianluca Grignani festeggia i 20 anni di attività artistica con un nuovo, importante progetto discografico dal titolo “Una strada in mezzo al cielo” (Sony Music Italy) e lo fa coinvolgendo alcuni celebri colleghi che insieme a lui hanno preso parte a questo album così speciale: il disco, infatti, contiene duetti con ELISA, CARMEN CONSOLI, LIGABUE, ANNALISA, BRIGA, LUCA CARBONI, FABRIZIO MORO, MAX PEZZALI E FEDERICO ZAMPAGLIONE.
In radio l’inedito che dà il titolo all’album, "Una strada in mezzo al cielo" è un originale unplugged semiacustico, con gran parte dei suoi successi - quasi tutte le canzoni dei suoi primi due album, "Destinazione Paradiso" e "La Fabbrica di Plastica", completamente re-arrangiate, prodotte tra l'Italia e l'Inghilterra.
L’artista terrà due grandi live: il primo dicembre a Milano (Alcatraz); il 3 dicembre a Roma (Atlantico). Le prevendite apriranno su Ticketone il 9 maggio. Organizzazione a cura della “Ventidieci”.
Quella di Gianluca è una storia rock di straordinarie canzoni (anche pop) iniziata proprio venti anni fa, con "Destinazione Paradiso", l'album di debutto (oggi una sorta di "greatest hits" per il successo che hanno avuto quelle 11 tracce lì contenute) che vendette in un solo anno oltre due milioni di copie nel mondo e lo fece diventare un idolo anche in Sudamerica (il disco uscirà con il titolo "Destino Paraiso“ per il mercato ispanico). Un sorprendente enorme successo per un artista italiano emergente, tanto che celebri colleghi cominciarono ad "etichettarlo" riconoscendo in Grignani la nuova icona del patrio cantautorato rock - una costante in questi venti anni di attività, anche se Gianluca sfugge ancora oggi ad una precisa collocazione artistica nella musica italiana.
La sua storia musicale è inestricabilmente la sua vita, cosi come il suo quotidiano è nelle canzoni che scrive: più che mai oggi Grignani è Gianluca, lontano dall'idolatria di qualche anno fa e sempre più vicino al suo pubblico. Di tanto in tanto torna la leggenda del ribelle, che appartiene ormai all'iconografia classica dell'artista dai soli eccessi, ma oggi è un uomo di 44 anni, a capo di una bella, numerosa, rumorosa famiglia, timido ed introverso, si diverte ancora tanto a scrivere e cantare canzoni, consapevole di aver composto alcune pagine della musica italiana, ora racchiuse nel nuovo progetto discografico a cui hanno partecipato tanti suoi amici.
Elisa si dice “felice e onorata che Gianluca mi abbia chiesto di cantare con lui un capolavoro come Destinazione Paradiso. Gianluca è un vero rocker e con canzoni come questa ha segnato la storia”.
“Parecchi anni fa Gianluca ha pubblicato il suo primo album e ha fatto un botto pauroso", racconta cosi Ligabue la sua collaborazione, "dopodiché è uscito il suo secondo lavoro, un album totalmente differente dal primo in cui ha cercato di ribellarsi a un’idea che rischiava di essere un po’ preconcetta, fatta da qualcun altro, su chi poteva essere lui. È un argomento che, a modo mio, nel mio piccolo, conosco. Avevo letto come molto vera questa sorta di ribellione che gli ha fatto produrre un disco totalmente diverso dal primo, con dei suoni molto belli ma anche con un atteggiamento quasi estremo di sfida. Resta il fatto che c’era una sincerità quasi disarmante in quel disco, allora feci sapere che mi era piaciuto e se ne sono ricordati adesso, in questo periodo in cui Grignani ha deciso di ripubblicare in un’altra veste alcune sue canzoni. Mi hanno chiesto di cantare una parte del brano ‘La fabbrica di plastica’, ho accettato e ho interpretato una piccola parte, è un bel pezzo e sicuramente a Grignani all’epoca è costato un po’ in termini di popolarità ma gli ha anche permesso di avere la libertà che gli serviva per poter essere e dire quello che voleva”. Per Luca Carboni "è stato davvero un grande piacere e un grande onore cantare Falco a metà insieme a Gianluca. Una Canzone bellissima, che amo molto, di un grande cantautore italiano!".
Per Max Pezzali "Gianluca è uno dei cantautori di maggior talento di sempre. Destinazione Paradiso e La Fabbrica di Plastica sono due pietre miliari del pop e del rock del nostro Paese: il privilegio di cantare insieme a Gianluca in Come Fai è un onore prima come fruitore di musica che come artista". Federico Zampaglione lo definisce "un'anima libera e, allo stesso tempo, selvaggia nel nostro panorama musicale. Scrive canzoni pop ma ha il cuore e la testa di un rocker".
Questa la tracklist completa del nuovo lavoro: "Destinazione paradiso" (feat. Elisa); "Una donna così"; "L’allucinazione" (feat. Carmen Consoli); "Come fai?"; "La fabbrica di plastica" (feat. Ligabue); "La mia storia tra le dita" (feat. Annalisa); "Madre"; "Rok star" (feat. Briga); "Il gioco di Sandy"; "La vetrina del negozio di giocattoli"; "Solo cielo"; "Falco a metà" (feat. Luca Carboni); "Più famoso di Gesù" (feat. Fabrizio Moro); "Allo stesso tempo"; "Primo treno per Marte" (feat. Max Pezzali); "Galassia di melassa" (feat. Federico Zampaglione); "Una strada in mezzo al cielo" (il brano inedito che dà il nome al disco).
L'album sarà presentato anche durante gli Instore: tra i primi appuntamenti l’8 maggio, a Milano (Mondadori Megastore, piazza Duomo); il 14 maggio, a Napoli (Mondadori Bookstore c/o C.C. Vulcano Buono); il 21 maggio, a Torino (Mondadori Megastore); il 22 maggio, Roma (Mondadori Bookstore c/o C.C. Roma Est). Tutti alle ore 17:00.
Marzo 2016 - Il Festival di Cannes compie 70 anni e vi attende, come da tradizione, nella rinomata cittadina, tra due mesi, esattamentedall’11 al 22 Maggio 2016.
Da Grace Kelly a Sophie Marceau, da Cary Grant a Benicio del Toro, moltissime sono le star che hanno percorso il famoso red carpet al Palais de Festivals dal 1946 ad oggi. Ogni anno il concorso del Cinema è, infatti, accompagnato da un tappeto rosso ricco di celebrities in abiti principeschi, per una sfida nel segno della moda e dello stile. Non perdetevi questa celebrazione annuale del cinema (e della moda) che non manca mai di attirare “famosi” da tutto il mondo! Situato a soli 10 minuti d’auto dalla celebre Croisette, il Mimozas Resort é la base ideale da cui partire per immergersi nello sfarzo e nel glamour della Costa Azzurra: durante il Festival potete regalarvi un soggiorno di 4 notti per 4 persone presso il Mimozas Resort di Cannes-Mandelieu a partire da € 1068,00*! Di giorno, oltre a seguire le orme delle tante stelle del Festival, potete approfittare dei cieli blu del sud della Francia per scoprire, a piedi o in bicicletta, le gemme nascoste della Costa. Gli appassionati di golf si innamoreranno dell'Old Course adiacente al Mimozas Resort, il primo campo da golf nato sotto il cielo del Mediterraneo, fondato dal Granduca Michele di Russia nel 1891. Quando scende la sera, poi, perché non cenare in uno dei numerosi ristoranti stellati della regione? Al tavolo vicino potrebbe sedersi una celebrità…
Se sono invece i motori a scaldare i vostri cuori, non potete perdervi il Gran Premio di Monaco che quest’anno si terrà dal 26 al 29 maggio, ad appena un’ora di strada da Cannes. In questo periodo, il Mimozas Resort offre un soggiorno di 3 notti per 4 persone a partire da soli €381,60**.